Las fuentes de la historia del arte en la época contemporánea [Le fonti di storia dell'arte nell'epoca contemporanea]
Barcellona, Ediciones del Serbal, S.A, 2012, 759 pagine
Recensione di Francesco Mazzaferro. Parte Quarta
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Fig 54) L’edizione spagnola dell’antologia statunitense di letteratura artistica contemporanea di Robert Goldwater e Marco Treves. |
La bibliografia ragionata di Laura Arias Serrano ci consente di fare il punto sulla fortuna editoriale della letteratura artistica nel mondo di lingua spagnola durante gli ultimi tre secoli. Continuiamo l’analisi degli scritti di artisti, che abbiamo iniziato con un commento alle fonti di storia dell’arte da Anton Raphael Mengs (1728-1779) a Vincent van Gogh (1853-1890) e poi da Maurice Denis (1870-1943) a Marcel Duchamp (1887-1968). Il nostro obiettivo è quello di studiare il ruolo del mondo editoriale spagnolo e la sua capacità di offrire ai lettori un’immagine quanto più completa possibile della letteratura artistica contemporanea. A tale scopo stiamo confrontando le informazioni contenute nel volume di Laura Arias Serrano con quelle che possiamo trarre dal motore di ricerca bibliografico www.worldcat.org, cercando di rispondere ad alcune nostre curiosità. Qual è il ruolo dei testi scritti originariamente scritti in spagnolo? Quando è iniziata e come è evoluta la penetrazione nel mondo iberico di scritti di artisti di altre aree linguistiche? In quali casi la studiosa ci segnala, ad esempio, l’assenza di testi in spagnolo (e deve dunque ricorrere agli originali in altre lingue)? E qual è la situazione della produzione italiana? Oltre alla fortuna editoriale degli scritti d’artisti, otteniamo ovviamente anche un’immagine riflessa dell’interesse della comunità degli studiosi in un’area linguisticamente importante in Europa e nel mondo, scoprendo il ruolo ad esempio delle pubblicazioni in America Latina.
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Fig. 55) L’edizione spagnola dell’antologia statunitense di letteratura artistica contemporanea di Herschel B. Chipp. |
La pittura metafisica ha origine – in modo predominante – nell’ambito culturale italiano, e dunque in una lingua direttamente accessibile ai lettori spagnoli più smaliziati. Quanto alle traduzioni spagnole, Giorgio de Chirico (1888-1978) è presente con l’esame di brevi testi inclusi nelle versioni iberiche delle antologie di Robert Goldwater e Marco Treves e di Herschel Chipp, uscite rispettivamente nel 1953 [254] e nel 1995 [255]. Inoltre l’autrice recensisce un’antologia spagnola del 1990 intitolata Sull’arte metafisica e altri scritti, interamente dedicata a de Chirico [256] e ospitata nella collana di testi edita dalla Comisión de Cultura del Colegio Oficial de Aparejadores y Arquitectos Técnicos (una serie di testi a cui si deve, nella seconda metà del secolo scorso, la comparsa di fonti di storia dell’arte in spagnolo da Vitruvio fino agli artisti contemporanei). Agli scritti di de Chirico l’autrice affianca la traduzione spagnola di Pittura metafisica (1919) di Carlo Carrà, uscita nel 1999 [257]. Quanto alle fonti italiane, l’autrice cita (con riferimento a De Chirico) un’importante raccolta antologica Einaudi (Il meccanismo del pensiero. Critica, polemica autobiografia -1911-1943) del 1985 [258] e la raccolta di Tutti gli scritti per Carlo Carrà, pubblicata da Feltrinelli nel 1978 [259].
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Fig. 56) Scritti di Giorgio De Chirico e di Carla Carrà in spagnolo e in italiano. |
L’estetica del ritorno all’ordine è testimoniata da un famoso scritto parigino di Gino Severini (1883-1966): Du cubisme au classicisme: esthétique du compas et du nombre [260], uscito nel 1923 e subito trasformatosi in un enorme successo editoriale. La traduzione spagnola è del 1993 ed esce nella già citata collana nazionale di artisti e architetti [261] (in Italia il testo è accessibile dal 1972 [262]). In Germania la formulazione teorica del cosiddetto “realismo magico” deriva dal pensiero del fotografo e critico d’arte Franz Roh (1890-1965), nel suo saggio Realismo magico. Post espressionismo. Problemi della pittura europea più recente (1925) [263]. Il testo spagnolo compare nel 1927 a cura della “Rivista dell’Occidente” [264] (la rivista del filosofo José Ortega y Gasset) e viene ripubblicato nel 1997. In Italia è presente solamente dal 2007 [265].
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Fig. 57) A sinistra: Dal cubismo al classicismo di Gino Severini in francese, spagnolo e italiano. A destra: il realismo magico di Franz Roh, in due edizioni spagnole e in una traduzione italiana. |
La bibliografia ragionata di Laura Arias Serrano testimonia la scarsa presenza in Spagna di fonti della storia dell’arte tedesca orientata al ‘ritorno all’ordine’. Non è infatti un testo di fonti di storia dell’arte (ma una collezione di disegni) il volume di George Grosz (1893-1959) che ella recensisce [266]. Meglio sarebbe stato includere invece l’autobiografia Un piccolo sì ed un grande no, scritta dallo stesso pittore e comparsa negli Stati Uniti nel 1946 e in spagnolo nel 1991 [267] (in italiano nel 1984 [268]).
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Fig. 58) I campi magnetici di André Breton e Philippe Soupault nell’originale francese e in successive versioni in francese, spagnolo e italiano. |
Molto più ricca invece è la presenza della letteratura
artistica surrealista in spagnolo. Sia ad André Breton (1896-1996) sia a
Salvator Dalí (1904-1989) sono dedicate cinque recensioni; non mancano Max
Ernst (1891-1976), René Magritte (1898-1967), André Masson (1896-1987) e Joan
Miró (1893-1983). Nel caso di Masson è presentato uno scritto tratto
dall’antologia di Chipp; per tutti gli altri abbiamo a che fare con recensioni
di saggi, manifesti e raccolte di scritte.
Breton scrive la prima raccolta surrealista di testi in prosa e poesia – orientata al concetto di ‘struttura automatica’ – nel 1920: sono I campi magnetici (1920) [269], un’opera a quattro mani con Philippe Soupault che è stata ripubblicata e ristampata in francese numerosissime volte da allora. L’edizione spagnola esce nel 1976 [270] (e viene recensita in una ristampa del 1982), quella italiana nel 1979 [271] (con ristampa nel 2007). Dopo la pubblicazione del primo manifesto surrealista del 1924, Breton si dedica anche alla teoria delle belle arti. Il Surrealismo e la pittura esce in francese nel 1928 [272] ed è poi ripubblicato in un’edizione riveduta e molto ampliata nel 1965 [273]. La traduzione italiana è dell’anno successivo [274] (con una ristampa dell’editore Abscondita nel 2010). Ne esiste anche un’edizione inglese [275], ma non spagnola.
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Fig. 59) La versione francese del Manifesto della Federazione internazionale degli artisti rivoluzionari indipendenti. |
La politicizzazione del surrealismo è testimoniata dal breve Manifesto della Federazione internazionale degli artisti rivoluzionari indipendenti del luglio 1938, firmato da André Breton e Diego Rivera (1887-1957), e pubblicato in spagnolo in Messico (ma anche a Barcellona, in piena guerra civile [276]). È del 1945 la traduzione francese [277]. Dopo la fine del franchismo il testo appare di nuovo in Spagna negli anni novanta, associando i nomi di Breton, Rivera e – nelle versioni successive – Lev Trotsky (Лев Троцкий; 1879-1940). Varie traduzioni italiane di questo manifesto politico sono disponibili in antologie e studi sul surrealismo. Segue l’Antologia dell’umore nero (1939) [278], un’antologia di testi di 45 autori curata dallo stesso Breton, tradotta in spagnolo nel 1972 [279] (e qui recensita nella ristampa 1999) e in italiano nel 1970 (e soggetta a continue ristampe da allora). La collezione dei Manifesti del surrealismo di André Breton viene pubblicata in francese dal 1955 [280], in spagnolo dal 1965 (a Buenos Aires, e poi in seguito a Madrid) [281] e in italiano dal 1966 [282].
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Fig. 60) Scritti di Max Ernst in francese, spagnolo e italiano. |
Max Ernst è recensito con la raccolta di testi (originariamente in francese) Scrittui con centoventi disegni del 1970 [283], comparsa in spagnolo nel 1982 [284] e in italiano già nel 1972 [285]. Di René Magritte viene recensita la versione spagnola (2003) [286] di Tutti gli scritti, comparsi in Francia nel 1979 [287]. Gli scritti di Magritte sfociano sul mercato subito anche in italiano [288] (1979) nella collana Feltrinelli più volte citata. Gli Scritti e conversazioni di Miró sono pubblicati in spagnolo nel 2002, all’interno della nota collana nazionale di artisti e architetti [289], sulla base dell’edizione originaria in inglese del 1986 [290] (in francese nel 1995 [291]). In italiano esce nel 2008 la raccolta Lavoro come un giardiniere e altri scritti [292].
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Fig. 61) In alto: la raccolta di scritti completi di René Magritte in francese, spagnolo e italiano. In basso: raccolte di scritti di Joan Miró in spagnolo, inglese e italiano. |
Non può certo sorprendere, in una bibliografia ragionata di letteratura artistica pubblicata in Spagna, l’ampio spazio assegnato a Salvator Dalí, con numerose recensioni delle traduzioni spagnole di testi originariamente in francese: L'asino putrefatto (1930), Il grande masturbatore (1930), Il mito tragico dell'Angelus di Millet (1932-1933), La conquista dell’irrazionale (1935), Perché attaccano la Gioconda. Il metodo paranoico critico (1971).
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Fig. 62) Scritti di Salvador Dalí in spagnolo e in italiano. |
Si tratta in realtà solamente di una parte dell’amplissima produzione letteraria del pittore, molto presente anche sul mercato editoriale italiano. Le Opere complete di Dalí vengono pubblicate - in parte in spagnolo e in parte in catalano – in un’edizione critica in otto volumi ancora incompleta (il sesto tomo non è stato ancora pubblicato) a partire dal 2003 [293]. L’opera, curata dalla Fondazione Gala-Salvador Dalí, ha dimensioni complessive superiori alle cinquemila pagine.
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Fig. 63) The complete edition of Salvador Dalí's writings, published by the Gala-Salvador Dalí Foundation. |
La letteratura artistica dei nuovi movimenti d’arte americani nel primo dopoguerra viene documentata con recensioni a scritti di Jackson Pollock (1912-1956), Willem de Kooning (1904-1997), Mark Rothko (1903-1970) e Robert Motherwell (1915-1991). Con l’eccezione di Pollock (per cui si fa riferimento all’antologia di Chipp) si tratta di una panoramica di saggi (in inglese, spagnolo e francese).
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Fig. 64) Scritti di Willem de Kooning
in inglese, francese, spagnolo e italiano. |
Raccolte di scritti di Willem De Kooning esistono in inglese dal 1988 [294]. I suoi testi sono però documentati da Laura Arias Serrano in francese, in una diversa raccolta di Scritti e proposizioni edita nel 1992 [295] nella collana Scritti d’artisti dell’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Una raccolta dal titolo Opere, scritti e interviste è uscita successivamente grazie alla casa editrice “Poligrafa”, sia in edizione inglese sia in spagnolo [296]. In italiano, una raccolta più ristretta di Appunti sull’arte appare nel 2003 [297].
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Fig. 65) A sinistra: scritti di Robert Motherwell in inglese. Al centro e a destra: scritti di Mark Rothko in inglese, francese e spagnolo. |
Robert Motherwell è preso in considerazione facendo riferimento alla raccolta americana del 1999 di Stephanie Terenzio [298] (più precisamente, alla sua ristampa del 2007). Non ne esistono versioni in altre lingue. Va invece segnalata un’altra collazione di scritti a cura di Dore Ashton pubblicata nel 2007 [299]. Di Mark Rothko esistono invece due raccolte di scritti in spagnolo, a cura di Miguel López-Remiro [300] e del figlio Christopher [301]. Le edizioni spagnole attingono a due raccolte di testi pubblicate poco prima in Francia [302] e negli Stati Uniti [303]. Si trattava in origine di edizioni rivali: l’edizione americana era appoggiata dalla Rothko Foundation, nelle mani della famiglia; l’edizione francese era invece sostenuta dalla Fondazione Getty e apparve presto anche negli Stati Uniti, presso lo stesso editore di quella americana precedente [304]. Entrambe le versioni (quella appoggiata dalla Fondazione Getty [305] e quella promossa dalla famiglia Rothko [306]) sono state tradotte anche in italiano. Infine vorrei segnalare in Italia la presenza di una terza raccolta, pubblicata da Abscondita a cura di Antonio Salvini [307]. Di tutte queste opere esistono già numerose ristampe nelle varie lingue sopra indicate.
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Fig. 66) Scritti di Jean Dubuffet in spagnolo e italiano. |
In Europa il concetto di arte informale è definito per la prima volta dal critico d’arte francese Michel Tapié (1909-1987) nel 1952 [308]. Oltre ai testi del gruppo CoBRA (citati dall’antologia di Chipp), Laura Arias Serrano cita una raccolta di scritti di Jean Dubuffet (1901-1985), intitolata L’uomo della strada di fronte all’opera dell’arte, apparsa in spagnolo nel 1992 [309]. Si tratta della traduzione di un saggio francese del 1973 [310]. L’antologia contiene anche Asfissiante cultura, il testo forse più famoso di Dubuffet, anche per i suoi risvolti politici (in Italia è pubblicato da Feltrinelli [311] nel 1969 e poi, in una nuova edizione, da Abscondita [312] nel 2006).
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Fig. 67) Scritti di Antoni Tàpies in spagnolo, catalano e (ultimo a destra) in italiano. |
L’informale è molto importante in Spagna (dove prevale l’accezione di ‘astrazione lirica’, presente comunque anche in Francia). L’artista più rappresentativo è il catalano Antonio Tàpies (1923-2012), di cui esistono tre raccolte di testi, tutte pubblicate sia in spagnolo sia nell’originale catalano. La pratica dell’arte esce in catalano nel 1970 [313] e in spagnolo nel 1971 [314]; L’arte contro l’estetica, appare in catalano nel 1974 [315] e in spagnolo nel 1986 [316]; La realtà come arte. Per un’arte moderna e progressista, esce in spagnolo nella collana nazionale di artisti e architetti (1989) [317], assemblando due testi catalani del 1982 [318] e 1985 [319]. In italiano due dei testi appena citati sono stati pubblicati in un singolo volume [320].
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Fig. 68)
Scritti di artisti dell’informale spagnolo: Antonio Saura, Manolo Millares e
Eduardo Chillida. |
Il madrileno Antonio Saura (1930-1998), l’anima del gruppo El Paso, è l’altro grande protagonista dell’informale iberico. Due suoi manifesti compaiono nel 1957 e nel 1959. Laura Arias Serrano recensisce anche due raccolte di suoi testi. La prima è Fissità, Saggi del 1999 [321]. La seconda, pubblicata nel 2004, è intitolata Scrittura come pittura. Sull’esperienza pittorica 1950-1994 [322].
L’informale spagnolo ha altri protagonisti. Il pittore Manolo Millares (1926-1972) produce nel 1959 l’articolo polemico L’omuncolo nella pittura attuale, che, assieme ad altri scritti, compare in un’antologia monografica pubblicata nel 1975 [323]. Dello scultore Ángel Ferrant (1891-1961) viene recensita Tutto sembra qualcosa. Scritti critici e testimonianze, volume pubblicato postumo dalla casa editrice Visor [324]. Infine, la raccolta degli scritti dello scultore Eduardo Chillida (1924-2002) esce nel 2005 [325].
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Fig. 69) Il Manifesto bianco di Lucio Fontana nell’originale argentino del 1946 e in versioni successive spagnole e italiane. |
Immediatamente dopo gli scritti degli artisti informali, l’autrice considera i testi di rappresentanti dello spazialismo e di altre forme d’astrazione geometrica. Il Manifesto bianco (1946) di Lucio Fontana (1899-1968) esce a Buenos Aires contemporaneamente in più lingue [326]. È qui preso in considerazione dal catalogo di una mostra madrilena dedicata all’artista nel 1982. In Italia il Manifesto bianco viene prima ripubblicato a Milano dalla Galleria Apollinaire nel 1966 [327] e poi in edizione pregiata sempre a Milano da Henry Beyle nel 2014 [328]. Una raccolta di Scritti e conversazioni dello spazialista spagnolo Gerardo Rueda (1906-1996) compare a Madrid nel 1999 a cura del Museo Reina Sofía [329]. I testi di Pablo Palazuelo (1915-2007) sono invece pubblicati nell’ambito della collana nazionale di testi di artisti e architetti nel 1998 [330]. L’arte ottica e cinetica è infine rappresentata dall’articolo Dal cubismo all’arte astratta del pittore spagnolo Eusebio Sempere (1923-1985), pubblicato nella Revista de la Universidad de Valencia nel 1954 e qui citato dal catalogo di una mostra madrilena dedicata a El grupo de Cuenca del 1997 [331].
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Fig. 70) Scritti spagnoli di Gerardo Rueda e Pablo Palazuelo. |
L’action art è presente sul mercato spagnolo con i Saggi e interviste di Joseph Beuys (1921-1986) [332]. In Italia va segnalata la raccolta di scritti Beuys voice [333], curata da Lucrezia De Domizio Durini. Quanto all’arte concettuale, Laura Arias Serrano recensisce la traduzione spagnola (1977) [334] di un’antologia del critico d’arte americano Gregory Battcock del 1973 [335], che non è presente sul mercato italiano.
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Fig. 71) A sinistra: raccolte di scritti di Joseph Beuys in italiano e spagnolo. A destra: l’antologia d’arte concettuale del critico d’arte americano Gregory Battcock, in spagnolo e in inglese. |
Gli ultimi testi citati sono quelli che documentano gli scritti degli artisti che segnano il ritorno all’arte figurativa con la Pop Art. Nella maggior parte dei casi si tratta di citazioni da riviste o antologie, con l’eccezione dell’edizione spagnola (2001) del saggio di Andy Warhol (1928-1987), intitolato La filosofia di Andy Warhol: da A a B e viceversa. Pubblicato in inglese nel 1975 [336], il testo spagnolo esce a Barcellona nel 1981 [337] ed è poi ristampato quattro volte (da ultimo nel 2002). La prima versione italiana è del 1975 ed è oggetto di numerose ristampe [338]. Una nuova edizione è pubblicata da Abscondita nel 2009 [339].
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Fig. 72) La Filosofia di Andy Warhol: da A a B e viceversa in edizioni spagnole, inglesi e italiane |
NOTE
[254] Goldwater, Robert e Treves, Marco - El arte visto
por los artistas: Selección de textos de los siglos XIV a XX. Versione spagnola
a cura di Rafael y Jorge Benet, Barcellona, Seix y Barral, 1953, 502 pagine.
[255] Chipp, Herschel Browning - Teorías del arte
contemporáneo: fuentes artísticas y opiniones críticas. Con la collaborazione
di Peter Selz e Joshua C. Taylor; traduzione di Julio Rodríguez Puértolas,
Madrid, Akal, 1995, 711 pagine.
[256] De Chirico, Giorgio - Sobre el arte metafísico y
otros escritos. A cura di Juan José Lahuerta, Jordi Pinós e Cristina
Gonzalbo, Murcia, Comisión de Cultura del Colegio Oficial de Aparejadores y
Arquitectos Técnicos, 1990, 135 pagine.
[257] Carrà, Carlo - Pintura metafísica. A cura di
Xavier Riu, Barcellona, El Acantilado, 1999, 267 pagine.
[258] De Chirico, Giorgio - Il meccanismo del pensiero.
Critica, polemica autobiografia (1911-1943). A cura di Maurizio Fagiolo
dell'Arco, Torino, Einuadi, 1985, 505 pagine.
[259] Carrà,Carlo - Tutti gli scritti. A cura di
Vittorio Fagone e Massimo Carrà, Milano, Feltrinelli, 1978, 801 pagine.
[260] Severini,
Giorgio - Du cubisme au classicisme; esthétique du compas et du nombre.
Prefazione di René Allendy, Parigi, J. Povolozky editore, 1921, 123 pagine.
[261] Severini,
Giorgio - Del Cubismo al Clasicismo: estética del compás y del número. A cura
di Francisco Javier San Martín, Alfonso Carmona González, e Caja de Ahorros
de Murcia, Murcia, Colegio Oficial de Aparejadores y Arquitectos Técnicos de
Murcia, 1993, 157 pagine.
[262] Severini, Giorgio - Dal cubismo al classicismo e
altri saggi sulla divina proporzione e sul numero d'oro. A cura di Piero
Pacini, Firenze, Marchi & Bertolli, 1972, 258 pagine.
[263] Roh, Franz - Nach-Expressionismus: magischer
Realismus. Probleme der neuesten europäischen Malerei. Lipsia, Klinkhardt und
Biermann, 1925, 134 pagine.
[264] Roh, Franz - Realismo mágico: post
expresionismo. Problemas de la pintura europea más reciente. A cura di
Fernando Vela, Madrid, Revista de Occidente, 1927, 141 pagine.
[265] Roh,
Franz - Post-espressionismo: realismo magico. Problemi della nuova pittura
europea. A cura di Sara Cecchini, Napoli, Liguori, 2007, 178 pagine.
[266] Grosz, George - El rostro de la clase dominante:
&!Ajustaremos cuentas¡, Barcellona, Gustavo Gili, 1977, 156 pagine.
[267] Grosz,
George - Un sí menor y un no mayor. Introduzione di Antoni Domènech. Traduzione
di Helga Pawlowsky, Madrid, ANAYA & Mario Muchnik, 1991, 346 pagine.
[268] Grosz,
George - Una autobiografia. Traduzione di Giovanni Nebuloni, Milano, SugarCo,
1984, 336 pagine.
[269] Breton,
André e Soupault, Philippe - Les champs magnétiques, Parigi, Au sans pareil,
1920, 111 pagine.
[270] Breton, André e Soupault, Philippe - Los campos magnéticos. Traduzione di
Francesc Parcerisas, Barcellona, Tusquets, 1976, 91 pagine.
[271] Breton, André - I Campi magnetici, Roma, Newton
Compton, 1979, 143 pagine.
[272] Breton,
André - Le surréalisme et la peinture, Parigi, Gallimard, 1928, 72 pagine.
[273] Breton,
André - Le surrealisme et la peinture, Parigi, Gallimard, 1965, 427 pagine.
[274] Breton,
André - Il surrealismo e la pittura. A cura di Ettore Capriolo, Firenze, Marchi,
1966, 427 pagine.
[275] Breton,
André - Surrealism and painting, Londra, Macdonald and Co., 1972, 416 pagine.
[276] Manifiesto por un arte revolucionario
independiente, a cura di André Breton e L Trotsky, Barcellona, senza
indicazione dell’editore, 1938.
[277] Pour un art révolutionnaire indépendant.
Manifeste de la Fédération internationale des Artistes révolutionnaires
indépendants, a cura di André Breton e Diego Rivera, Parigi, Service
d'édition et de librairie du Parti communiste internationaliste (IVe
Internationale), 1945-47.
[278] Breton,
André – Anthologie de l’humour noir, Parigi, Éditions du Sagitaire, 1940, 262
pagine.
[279] Breton,
André – Antologia del humor negro. Traduzione di Joaquín Jordá, Barcellona, Anagrama,
1972, 402 pagine.
[280] Breton,
André - Les manifestes du Surréalisme, suivis de Prolégomènes a un
troisième manifeste du Surréalisme ou non du Serréalisme en ses œuvres vives
et d'éphémérides surréalistes, Parigi, Le Sagittaire, 1955, 123 pagine.
[281] Breton,
André – Los manifiestos del surrealism. Traduzione, prologo e note di Aldo
Pellegrini, Buenos Aires, Ediciones Nueva Visión, 1965, 157 pagine.
[282] Breton,
André - Manifesti del surrealismo. A cura di Liliana Magrini e Guido Neri, Torino,
Einaudi, 1966, 235 pagine.
[283] Ernst,
Max - Ecritures, avec cent vingt illustrations extraites de l'oeuvre de
l'auteur, Parigi, Gallimard, 1970, 449 pagine.
[284] Ernst,
Max - Escrituras: con ciento cinco ilustraciones extraídas de la obra del
autor. A cura di Pere Gimferrer e Alfred Sargatal, Barcellona, Polígrafa, 1982,
382 pagine.
[285] Ernst, Max - Scritture: con centoventi
illustrazioni ricavate dall'opera dell'autore. A cura di Ippolito Simonis e Gian
Renzo Morteo, Milano, Rizzoli, 1972.
[286] Magritte René – Escritos. A cura di Mercedes
Barroso Ares, Madrid, Síntesis, 2003, 432 pagine.
[287] Magritte René – Écrits complets. A cura di
André Blavier, Paris, Flammarion, 1979, 761 pagine.
[288] Magritte
René - Tutti gli scritti. A cura di André Blavier ed Enrico Crispolti, 1979, Milano,
Feltrinelli, 1979, 711 pagine.
[289] Miró,
Joan - Escritos y conversaciones. A cura di Margit Rowell, Murcia, Colegio
Oficial de Aparejadores y Arquitectos Técnicos de la Región de Murcia, 2002,
409 pagine.
[290] Miró Joan - Selected writings and interviews. A
cura di Paul Auster e Margit Rowell, Londra, Thames and Hudson, 1986, 326
pagine.
[291] Miró Joan - Écrits et entretiens. A cura di
Margit Rowell, Parigi, Daniel Lelong, 1995, 337 pagine.
[292] Miró Joan – Lavoro come un giardiniere e altri
scritti. A cura di Marco Alessandrini, Milano, Abscondita, 2008, 152 pagine.
[293] Dalí,
Salvador - Obra Completa, Barcellona, Ed. Destino; Figueres, Fundació
Gala-Salvador Dalí; Madrid, Sociedad estatal de conmemoraciones culturales, Volumi
1-5 e 7-8 (volume 6 non ancora pubblicato).
Volume 1. Testi autobiografici 1
Volume
2. Testi autobiografici 2
Volume 3. Poesia, prosa, teatro e cinema
Volume
4. Saggi. 1, Articoli, 1919-1986
Volume
5. Saggi 2
Volume
6 Corrispondenza
Volume
7. Interviste
Volume
8. Album
[294] De
Kooning, Willem - The collected writings of Willem de Kooning. A cura di George
Scrivani, Madras, Hanuman Books, New York, 1988, 188 pagine.
[295] De
Kooning, Willem - Écrits et propos. A cura di Marie Anne Sichère e Yves
Michaud, Paris, École nationale supérieure des beaux-arts, 1992, 303 pagine.
[296] De
Kooning, Willem - Obras, escritos y entrevistas. A cura di Sally Yard,
Barcellona, Ediciones Polígrafa, 2007, 158 pagine.
[297] De
Kooning, Willem - Appunti sull’arte. A cura di Alessandra Salvini, Milano, Abscondita,
2003, 97 pagine.
[298] Motherwell,
Robert - The collected writings of Robert Motherwell. A cura di Stephanie
Terenzio, Berkeley, California, University of California Press, 1999, 337
pagine.
[299] Motherwell,
Robert - The writings of Robert Motherwell. A cura di Dore Ashton e Joan
Banach, Berkeley, Los Angeles e Londra, University of California Press, 2007, 387
pagine.
[300] Rothko, Mark - Escritos sobre arte 1934-1969. A
cura di Eduardo García Agustín, Jesús Carrillo Castillo e Miguel
López-Remiro, Barcellona, Paidós, 2007, 240 pagine.
[301] Rothko,
Mark - La realidad del artista: filosofías del arte. A cura di Christian
Rothko e Marisa Abdala, Madrid, Editorial Síntesis, 2004, 237 pagine.
[302] Rothko,
Mark - Écrits sur l'art, 1934-1969. A cura di Miguel López-Remiro, Parigi, Flammarion,
2005, 253 pagine.
[303] Rothko,
Mark - The artist's reality: philosophies of art. A cura di Christopher
Rothko, New Haven, Conn, Yale University Press, 2004, 136 pagine.
[304] Rothko, Mark - Writings on Art. A cura di Miguel
Lopez-Remiro, New Haven, Conn, Yale University Press, 172 pagine.
[305] Rothko, Mark - Scritti sull'arte. 1934-1969. A
cura di Miguel Lopez-Remiro. Edizione italiana a cura di Riccardo Venturi,
Roma, Donzelli editore, 2007, 254 pagine.
[306] Rothko, Mark - L'artista e la sua realtà, Milano,
Skira, 216 pagine.
[307] Rothko, Mark - Scritti. A cura di Antonio
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[308] Tapié,
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[309] Dubuffet, Jean - El hombre de la calle ante la
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[310] Dubuffet, Jean - L'homme du commun à l'ouvrage,
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[311] Dubuffet, Jean – Asfissiante cultura. A cura di
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[312] Dubuffet, Jean – Asfissiante cultura. A cura di
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[313] Tàpies, Antonio - La pràctica de l'art.
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[315] Tàpies, Antonio – L’Art contra l’estética,
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[316] Tàpies, Antonio – El arte contra la estética. A
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[317] Tàpies, Antonio - La realidad como arte: por un
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[318] Tàpies, Antonio - La realitat com a art,
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[319] Tàpies, Antonio - Per un art modern i
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[320] Tàpies, Antonio – L’arte contro l’estetica/La
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[321] Saura,
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[323] Millares,
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[324] Ferrant,
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[325] Chillida,
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lingua inglese, italiana, francese e spagnola, ciascuno costituito da due
bifogli sciolti.
[327] Manifiesto blanco, 1946: spazialismo. Testi di
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[329] Rueda Gerardo, Escritos y conversaciones. A cura
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[330] Palazuelo, Pablo - Escritos, conversaciones,
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[331] El grupo de Cuenca, catalogo della mostra
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[332] Beuys, Joseph - Ensayos y entrevistas. A cura di
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[333] De Domizio Durini, Lucrezia - Beuys voice,
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[334] Battcock, Gregory - La idea como arte: documentos
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[335] Battcock, Gregory - Idea art: a critical
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[336] Warhol, Andy - From A to B and back again: the
Philosophy of Andy Warhol, Londra, Pan Books, 1975, 241 pagine.
[337] Warhol, Andy - Mi filosofía de A a B y de B a A.
A cura di Marcelo Covián, Barcellona, Tusquets, 1981, 238 pagine.
[338] Warhol, Andy - La filosofia di Andy Warhol.
Traduzione di Rino Ponte e Fernando Ferretti, Genova, Costa & Nolan, 1975,
199 pagine.
[339] Warhol, Andy - La filosofia di Andy Warhol : da A
a B e viceversa. Traduzione di Caterina Medici, Milano, Abscondita, 2009.
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