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lunedì 18 maggio 2020

Laura Arias Serrano. Las fuentes de la historia del arte en la época contemporánea. Parte Terza


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Laura Arias Serrano
Las fuentes de la historia del arte en la época contemporánea [Le fonti di storia dell'arte nell'epoca contemporanea]


Barcellona, Ediciones del Serbal, S.A, 2012, 759 pagine

Recensione di Francesco Mazzaferro. Parte Terza


Fig. 28) L’antologia di Francisco Calvo Serraller, Ángel González García e Simón Marchán Fiz su Scritti d’arte d’avanguardia 1900/1945, pubblicata nel 1999


Come già sappiamo, la bibliografia ragionata di Laura Arias Serrano è organizzata in ordine cronologico, differenziando le opere secondo la loro tipologia. Abbiamo analizzato, nella parte precedente, i testi teorici di artisti tra l’inizio del Settecento e Van Gogh. Procediamo ora a esaminare quelli dal simbolismo del primo Novecento alle avanguardie dell’astrazione. Nella sezione seguente considereremo gli scritti degli artisti dal ritorno all’ordine all’arte contemporanea. Come già fatto in precedenza, oltre a segnalare le opere recensite dall’autrice (in particolare nel mondo di lingua spagnola, ma anche in francese e inglese), cercheremo di capire se esse siano disponibili in italiano. Quanto alle opere in spagnolo, utilizzeremo il motore di ricerca bibliografica www.worldcat.org per studiare i meccanismi di diffusione delle opere: quando sono state tradotte e come si sono diffuse nel corso dei decenni. Oggetto di indagine sarà in tal modo anche la capacità di specifiche aree linguistiche di offrire un panorama il più completo possibile degli scritti d’artisti.

La sezione della bibliografia è dedicata agli scritti di artisti, ma il ruolo della letteratura è talmente importante da imporre all’autrice di stabilire un legame con la critica letteraria nella persona del poeta e critico Remy de Gourmont (1858-1915), che dalle pagine della rivista Le Mercure de France (1889-1965), da lui fondata, sostiene, con un gruppo di altri critici, i meriti di romanzieri e poeti simbolisti. Di lui Laura Arias Serrano recensisce l’articolo Le symbolisme (1892) [135], un breve manifesto dell’Art Nouveau, pubblicato sulla Revue blanche (1889-1903), di cui esiste solamente l’edizione francese.

Fig. 29) Raccolte di scritti teorici di Maurice Denis in edizioni francesi (1913 e 1920),e in una traduzione italiana del 2014

Il primo scritto d’artista è l’articolo di Maurice Denis (1870-1943) Difesa del Neo-tradizionalismo, pubblicato prima in Art et critique (1890) e poi in una famosa raccolta di scritti, intitolata Théories, 1890-1910; du symbolisme et de Gauguin vers un nouvel ordre classique [136], che esce nel 1912 e nel 1920. Il testo sul Neo-tradizionalismo, scritto dal pittore ancora ventenne, è destinato ad avere un effetto profondo in Francia come manifesto dell’arte Nabis. Lo abbiamo incontrato sia nell’antologia di Goldwater e Treves del 1945 sia in quella di Herschel Chipp del 1968. In Italia una raccolta di scritti di Denis sul Neotradizionalismo compare nel 2014 [137]. In Spagna l’articolo è inserito in una fortunata antologia di scritti d’arte d’avanguardia di Francisco Calvo Serraller, Ángel González García e Simón Marchán Fiz, che è una delle fonti privilegiate dell’autrice [138].

Fig. 30) Il ruolo di Émile Bernard nella letteratura artistica: da sinistra a destra, una raccolta di scritti pubblicata nel 1994, i Ricordi su Paul Cézanne nell’edizione del 1920, e le Lettere di Vincent van Gogh e Paul Gauguin a Émile Bernard, in edizioni del 1911 e 1954.

Un altro dei pittori Nabis, ovvero Émile Bernard (1868-1941), è presente con una raccolta francese di Scritti sull’arte (Propos sur l'art) [139] in due volumi del 1994. Il suo ruolo nella letteratura artistica è anche legato ai Ricordi su Paul Cézanne. Una conversazione con Cézanne [140] (con molte ristampe tra il 1912 e il 2013; a partire dal 1924 c'è anche un riferimento alle lettere nel titolo [141]) e alle lettere che Bernard riceve da Van Gogh (1911) e Gauguin (1954). Al di fuori della Francia la recezione è subito importante nella Svizzera tedesca [142]. In Italia vengono pubblicati i Ricordi e lettere su Cézanne in due edizioni diverse (1953 [143] e 2011 [144]). La recezione in spagnolo è minore e indiretta: si limita infatti alla pubblicazione della traduzione spagnola delle Conversazioni con Cézanne (originariamente in francese) a cura di Michael Dorian (1978) [145], prima a Barcellona (1980) [146] e poi a Buenos Aires nel 2016 [147]; le conversazioni non riguardano solo Bernard , ma molti altri pittori e critici del suo tempo. L’edizione italiana del saggio di Dorian esce nel 2015 [148].

Fig. 31) Edizioni italiane e spagnole dei Ricordi e lettere di Cézanne, ad opera di Émile Bernard.

Laura Arias Serrano recensisce la serie completa degli scritti di Gustave Moreau (1826-1898), comparsa in francese in due volumi nel 2002 [149] e senza traduzioni in spagnolo o italiano. Di Odilon Redon (1840-1916) sono invece commentate le memorie postume Aux soi-même. Journal 1867-1915 [150] (1922), oggetto di pubblicazione regolare in francese, e, di recente, anche in spagnolo [151] e italiano [152]. I simbolisti inglesi sono presenti con una raccolta di scritti di Walter Crane (1845-1915) intitolata Ideals in art: papers-theoretical-practical-critical, pubblicata a Londra nel 1900 [153] e oggetto di ripetute edizioni anastatiche da allora in poi. Non risultano edizioni spagnole o italiane.

Fig. 32) Da sinistra a destra, la raccolta degli scritti di Gustave Moureau e le memorie di Odilon Redon nell’originale francese e in traduzioni spagnole e italiane

La presenza di un commento a un brano di Gustav Klimt (1862-1918), con una citazione dal discorso inaugurale alla mostra tenutasi alla Kunstschau di Vienna nel 1908, sembra soprattutto giustificata dalla volontà di non dimenticare un artista fondamentale (e che tuttavia non ha lasciato scritti significativi.) Il mondo spagnolo è rappresentato dal pittore, poeta e scrittore Santiago Rusiñol (1861-1931), i cui scritti sono stati oggetto di pubblicazione in catalano (e, non integralmente, in spagnolo): le Opere complete, in due volumi, compaiono a Barcellona nel 1947, 1956 e 1973 [154]; una breve raccolta di scritti in spagnolo è pubblicata in appendice a un catalogo madrileno del 1998 [155].
  
Fig. 33) A sinistra: scritti di Santiago Rusiñol nell’originale del 1947 e nell’edizione seguente del 1973-1976. A destra: Regola e Bollettino dei Salons(1892) di Joseph Péladan

Il simbolismo esoterico dei sei Saloni Rosa Croce (1892-1897) è presente con uno scritto programmatico di uno scrittore decadente (sia pur molto vicino al mondo dell’arte), ovvero con la Regola e Bollettino dei Salons [156] (1892) di Joseph Péladan (1859-1918), citato in una traduzione spagnola dall’antologia di Francisco Calvo Serraller, Ángel González García e Simón Marchán Fiz. La sua fortuna italiana è rimasta limitata (sia pur con la traduzione di un suo testo su Dell'androgino. Teoria amorosa. Teoria plastica [157]), anche perché probabilmente la sua ‘nicchia’ è occupata da Gabriele D’Annunzio (1863-1938). Nel campo della letteratura artistica si deve a Péladan una traduzione del Trattato della Pittura di Leonardo nel 1910.

Fig. 34) Scritti e pensieri sull’arte di Henri Matisse in francese, spagnolo e italiano.

Le avanguardie divengono più radicali con Henri Matisse (1869-1954) e gli altri artisti Fauves. Nel mondo spagnolo viene recensita la raccolta Scritti e opinioni sull’arte (1993), comparsa in spagnolo nel 1993 [158] e più recentemente (con titolo parzialmente diverso) nel 2010 [159]. Si tratta in realtà di una traduzione della fortunatissima antologia francese Ecrits et propos sur l'art (1972) a cura di Dominique Fourcade, che ha avuto grande successo anche in Italia grazie all’editore Einaudi prima [160] (1972, 1979 e 1988) e Abscondita [161] poi (2003, 2014 e 2017). Le memorie di Maurice de Vlaminck, dal titolo evocativo Tournant dangereux: souvenirs de ma vie (1929) sono recensite nell‘edizione originale [162], mai ripubblicata in francese prima del 2008 [163], (ma comparse tre volte in inglese negli anni sessanta [164]). Infine  Georges Roualt (1878-1951) è presente con testi da due antologie di scritti di letteratura artistica (Goldwater e Treves, 1953; Francisco Calvo Serraller, Ángel González García e Simón Marchán Fiz, 1999).

Fig. 35) Tre edizioni francesi di Tournant dangereux: souvenirs de ma vie di Maurice de Vlaminck.

Dell’espressionismo è fornita una selezione molto limitata (e a mio parere insufficiente), probabilmente per due motivi. In primo luogo, l’espressionismo monacense del Cavaliere Azzurro (Blauer Reiter) è discusso separatamente. Inoltre molti testi di artisti tedeschi del XX secolo non hanno mai varcato la frontiera linguistica tedesca. Si parte con un testo programmatico, la Cronaca dell’unione artistica del Ponte del 1913 [165] di Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938), di cui è recensita l’edizione spagnola [166] (1998) dall’antologia dello storico dell’arte italiano Mario De Micheli Le avanguardie artistiche del Novecento del 1959 [167].

Fig. 36) L’antologia di Mario De Micheli Le avanguardie artistiche del Novecento, nell’edizione italiana e spagnola.

Come risaputo, il testo è scritto da Kirchner anni dopo la creazione del gruppo del Ponte (1905) e segna, paradossalmente, il suo scioglimento. Dalla stessa antologia di De Micheli è tratto il testo di una conferenza dello scrittore Kasimir Edschmid (1890-1966) sull’espressionismo in poesia [168].

Fig. 37) Il testo Sulla mia pittura di Max Beckmann in tedesco e in traduzione inglese e una collezione di testi del pittore in spagnola.

Con un salto temporale notevole si passa al 1938 [169], con una conferenza londinese di Max Beckmann (1884-1950) nell’anno della repressione della cosiddetta “arte degenerata” da parte della Germania hitleriana e della fuga del pittore in Olanda. Si tratta di Sulla mia pittura (Über meine Malerei), un testo letto dal pittore in tedesco alle New Burlington Galleries, e pubblicato a New York tre anni dopo in inglese [170] grazie a due grandi commercianti d’arte tedeschi presenti nella metropoli americana: Curt Valentin (1902–1954) e Karl Buchholz (1901-1992). La conferenza è stata più volte al centro di pubblicazioni specifiche americane, ma non in spagnolo o in italiano. Da segnalare comunque che una raccolta spagnola di scritti di Beckmann è comparsa nel 2003 [171].

Fig. 38) Raccolte di scritti di James Ensor in cinque edizioni in francese a partire dal 1921 al 1974, la collezione di lettere del 1999 e una recente raccolta di scritti in italiano

La sezione sull’espressionismo si conclude con la recensione di una raccolta in francese di scritti del belga James Ensor (1860-1949), comparsa nel 1999 [172]. Raccolte di scritti di Ensor sono presenti dal 1921 [173] e compaiono in varie edizioni diversamente curate: si pensi all’edizione nazionale del 1974 [174]. Da segnalare anche l’imponente raccolta di lettere del 1999 [175]. Una raccolta di scritti è uscita anche in Italia nel 2008. Non risultano scritti in spagnolo. Va detto infine che, se Kirchner può essere sicuramente collocato nell’ambito espressionista, Beckmann ed Ensor sono sicuramente stati parte del mondo che con l’espressionismo ha interagito, ma non sempre a pieno titolo.

Fig. 39) Scritti di Albert Gleizes, Jean Metzinger e Guillaume Apollinaire in francese e spagnolo.

Per quanto riguarda gli scritti cubisti, Laura Arias Serrano apre la sezione con il manifesto del 1912 di Albert Gleizes (1881-1953) e Jean Metzinger (1883-1956), che appare [176] cinque anni dopo le prime mostre cubiste e segna in realtà una direzione del cubismo avversa a Picasso (si vedano le considerazioni in proposito di Herschel Chipp). La traduzione spagnola [177] è in realtà basata sulla seconda edizione, ripensata e accresciuta, del 1947 [178]. Non esiste una versione italiana. In parallelo, l’autrice inserisce una traduzione spagnola del 2001 delle Meditazioni estetiche – I pittori cubisti [179]  (1913) di Guillaume Apollinaire (1880-1918). Anche in questo caso si rimanda alle considerazioni critiche di Chipp, che spiega come Apollinaire aderisse all’indirizzo anti-picassiano. Dello scritto di Apollinaire esistono una decina di traduzioni spagnole (dal 1913 a Buenos Aires [180]); ve ne sono sette in italiano dal 1945 (ben tre di esse escono in contemporanea quell’anno), l’ultima delle quali nel 2003 a cura di Abscondita, con un saggio di Carlo Carrà.

Fig. 40) Le tre edizioni italiane de I pittori cubisti di Guillaume Apollinaire del 1945, nella traduzione di Libero di Libero (Edizioni del Secolo), Giorgio Peri (Le Tre Venezie) e Franca Minoia (Il Balcone).

Di Pablo Picasso (1881-1973) non esiste un vero e proprio corpo di scritti. Laura Arias Serrano cita la selezione di scritti Picasso on Art: A selection of Views di Dore Ashton (1928-2017) e trae tre altri scritti dalla versione spagnola dell’antologia di Herschel Chipp.

Fig. 41) I diari di Georges Braque Il giorno e la notte, in edizione francese, spagnola e italiana e un saggio al proposito di Michele Dantini.

Seguono recensioni di scritti successivi di Georges Braque (1882-1963) e Juan Gris (1887-1927), entrambi in edizioni spagnole. Braque è presente con i suoi Pensees et Réflexions sur la peinture del 1917 [181], originariamente pubblicati sulla rivista Nord-Sud che in spagnolo esce nel 2001 insieme ai quaderni Il giorno e la notte 1917-1952 [182]. A partire da quel saggio – osserva l’autrice  – la pittura di Braque si addolcisce e differenzia da Picasso.

Fig. 42) Scritti di Juan Gris in spagnolo e francese.

Del pittore Juan Gris non viene menzionata la recente edizione critica spagnola delle Lettere e scritti [183] (2008), né la raccolta di scritti in francese del 2014 (gli scritti sono, infatti, tutti originariamente in francese) [184]. Laura Arias Serrano recensisce invece una raccolta di scritti pubblicata a Barcellona nel 1971 [185], che riunisce il testo della conferenza alla Sorbonne Sulle possibilità della pittura (1924) e altri scritti, con un’introduzione del grande collezionista, commerciante e critico Daniel-Heinrich Kahnweiler (1884-1979). Non vi sono edizioni italiane degli scritti di Gris. Di Kahnweiler è citata la traduzione spagnola de La via al cubismo (originariamente Der Weg zum Kubismus [186] del 1920), apparsa nel 1997 [187]. Di quest’importante saggio, che spiega il cubismo all’opinione pubblica degli anni venti in mezz’Europa, esiste un’edizione italiana del 2001 [188].

Fig. 43) Da sinistra a destra: Dal cubismo all’arte astratta di Robert Delaunay in francese e spagnolo; Funzioni della pittura di Fernand Léger in francese, spagnolo e italiano.

Robert Delaunay (1885-1941), padre dell’orfismo, è recensito con la raccolta postuma di scritti Dal cubismo all’arte astratta nell’edizione originale dei 1957, mai più ripubblicata in lingua originale [189]. Una recentissima edizione argentina [190] non è invece citata, perché uscita dopo la pubblicazione della bibliografia ragionata. Non risulta invece una traduzione italiana. L’antologia Funzioni della pittura di Fernand Léger, anch’essa postuma, esce in Francia nel 1965 [191] ed è poco dopo tradotta in spagnolo [192]. Sia in francese sia in spagnolo l’antologia è ristampata periodicamente (da ultimo nel 2009 in  francese e nel 1990 in spagnolo). L’unica edizione italiana è del 2005 [193]. Nella sezione sul cubismo la Arias Serrano pone anche un’opera di Amédée Ozenfant (1886-1966) e Charles-Edouard Jeanneret (1887-1965), quest’ultimo più noto come Le Corbusier. I due sono associati alla nascita della teoria del purismo. Nell’edizione del 1918 [194] (come in quella successiva francese del 1999 [195]) lo pseudonimo Le Corbusier non è utilizzato, ma sarà invece impiegato nelle altre versioni linguistiche successive. Il titolo originale Dopo il cubismo (Après le cubisme) è stravolto nell’edizione spagnola del 1994 (Alla ricerca del purismo) [196], che è comunque molto più ampia dell’originale e delle altre versioni in altre lingue. La versione italiana è del 2011 [197]. Nell’area delle lingue neolatine, segnalo anche una recente edizione brasiliana [198].

Fig. 44) Oltre il cubismo di Amédée Ozenfant e Charles-Edouard Jeanneret (Le Corbusier) in francese, spagnolo e italiano.

Il futurismo si è alimentato di un’impostazione programmatica fin dai primi manifesti del 1909-1910. Il primo testo diretto al mondo spagnolo è il Proclama futurista agli spagnoli di Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) pubblicato sulla rivista Prometeo nel 1910 [199], preceduto da un prologo dello scrittore Ramón Gómez de la Serna (1888-1963). Il testo è presente in un’antologia spagnola di testi di Marinetti [200], che appare molto presto (in una data imprecisata tra 1910 e 1912) grazie alla traduzione di Germán Gómez de la Mata (1887-1938) e Nicasio Hernández Luquero (1884-1912). Quell’antologia fu ristampata nel 1968 e poi inclusa in una nuova antologia più ampia pubblicata a Barcellona nel 1978 [201], ma da allora non è più comparsa. Testi di altri futuristi non sono disponibili in spagnolo, al punto che l’autrice recensisce l’antologia italiana Archivi del futurismo in due volumi, dovuta al lavoro di Maria Drudi Gambillo e Teresa Fiori a cavallo tra anni cinquanta e sessanta [202]. Altrimenti, per molti anni le sole fonti di conoscenza dei testi futuristi di Boccioni, Carrà e altri nel mondo spagnolo sono la traduzione spagnola dell’antologia di Herschel Chipp del 1995 e l’antologia spagnola di Scritti d’arte d’avanguardia curata da Francisco Calvo Serraller, Ángel González García e Simón Marchán Fiz del 1999. Nel 2004 compare infine una traduzione spagnola [203] dello scritto Estetica e arte futurista (1946) di Boccioni [204]. Tutto sommato la penetrazione della ricchissima letteratura artistica futurista in Spagna è sorprendentemente limitata.

Fig. 45) Scritti futuristi in spagnolo


Molto più presente nel mondo di lingua spagnola è la letteratura artistica dei primi artisti astratti, primo fra tutti Vasilij Kandinskij (Василий Васильевич Кандинский, 1866-1944). I suoi famosissimi Lo spirituale nell'arte [205] del 1912 e Punto e linea sul piano del 1926 sono recensiti nell’edizione della casa editrice Labor di Barcellona negli anni novanta [206] (la prima traduzione risale agli anni settanta [207], con immediate ristampe [208], e l’ultima nei primi decenni del nostro secolo [209], anch’essa con ristampe [210]). Una nuova traduzione spagnola de Lo spirituale nell'arte è infine pubblicata nel 2014 [211]. Di Kandinskij è uscita nel 2002 in spagnolo anche un’antologia di Scritti su arte e artisti [212]. La fortuna degli scritti di Kandinskij in Italia è sostanzialmente equivalente. Vorrei segnalare la pubblicazione nel 1974 di tutti i suoi scritti in due volumi [213], da parte dell’editore Feltrinelli, in una prestigiosa raccolta di Scritti d’artisti [214]. L’opera è stata oggetto di riedizioni regolari, da ultimo nel 2015 a cura dell’editore Mimesis.

Fig. 46) Scritti di Vasilij Kandinskij in spagnolo

L’Almanacco del Cavaliere Azzurro (1912) di Kandinskij e Franz Marc (1880-1916) esce in spagnolo solamente nel 1989 [215] (in Italia è presente dal 1967 [216]), ma, da allora, è soggetto a ristampe frequenti. Il Quaderno di schizzi pedagogici (Pädagogisches Skizzenbuch - 1925) di Paul Klee compare in spagnolo a Buenos Aires e Città del Messico dai primi anni ottanta [217], con prolungata fortuna editoriale successiva (l’autrice lo recensisce in un’edizione del 2003 [218]; l’ultima è del 2018 [219]). In Italia l’edizione Vallecchi del 1979 [220] è ripubblicata da Abscondita nel 2002 e, da ultimo, nel 2016 [221]. Da segnalare, infine, la recensione dell’edizione spagnola dei Cento aforismi – La seconda vista (100 Aphorismen. Das Zweite Gesicht – 1915) di Franz Marc [222]. In italiano ne esiste solamente un’edizione Feltrinelli del 1982 [223].

Fig. 47) Scritti di Piet Mondrian in spagnolo

La fortuna degli scritti di Piet Mondrian (1872-1944) in lingua spagnola è testimoniata da tre recensioni. Nel 1957 esce a Buenos Aires la traduzione di Arte plastica e arte plastica pura [224] (Plastic Art and Pure Plastic Art), opera comparsa originariamente in inglese a New York nel 1945 [225]. Il testo spagnolo è recensito nella ristampa del 1961 (la più recente è uscita in Messico nel 2007 [226]). La seconda recensione riguarda il dialogo fittizio Realtà naturale e realtà astratta, pubblicato da Mondrian sulla rivista De Stijl tra 1919 e 1920 e comparsa in spagnolo a Barcellona nel 1973 [227] (con ristampe nel 1989 e 2005). Infine la raccolta antologica La nuova immagine nella pittura (1917-1918) [228] presenta articoli di Mondrian tratti dalla rivista De Stijl. È comparsa nel 1983 in un’importante collana di testi di artisti e architetti che dagli anni settanta in poi pubblica fonti di storie dell’arte (da Vitruvio fino agli artisti contemporanei) [229]. Anche in questo terzo caso le ristampe sono state frequenti (l’autrice recensisce quella del 1993, a cui è seguita una più recente del 2007). In italiano nessuna delle tre opere è oggetto di traduzione specifica. Va comunque segnalata l’importante edizione Feltrinelli di Tutti gli scritti del 1975 [230] a cura di Harry Holtzman (1912- 1987), un artista americano suo discepolo (con ristampa nel 2013 grazie all’editore Mimesis [231]). L’opera esce nella già citata collezione Scritti d’artisti dieci anni prima della pubblicazione americana [232], perché un progetto concepito da Harry Holtzman per l’editore Viking di New York non va in porto [233].

Fig. 48) La collezione di tutti gli scritti di Piet Mondrian a cura di Harry Holtzmann, nell’edizione italiana (1975) e americana (1986)

Va infine segnalata una raccolta spagnola di scritti di Theo van Doesburg (1883-1931), l’altro teorico olandese del neoplasticismo. Principi della nuova arte plastica e altri scritti [234] è comparsa a Valencia nel 1985, nella collana nazionale di testi di artisti e architetti, già citata con riferimento agli scritti di Mondrian. Raccoglie i Grundbegriffe der neuen gestaltenden Kunst, scritti in tedesco dall’artista olandese per la Bauhaus nel 1925, e altri testi.

Fig. 49) Raccolte di scritti di Malevič in spagnolo e italiano

Il passo successivo nella direzione dell’astrazione si ha con il costruttivismo. Con l’eccezione di una raccolta di scritti di Kazimir Severinovič Malevič del 1975 [235] (Казими́р Севери́нович Мале́вич, 1879-1935), anche in questo caso è importante il ruolo dell’antologia di Chipp e di quella di Calvo ed altri. Anche gli scrittidi Malevič  compaiono in italiano (nel 1975) grazie a Feltrinelli (nella collana Scritti d’artisti); vi sono comunque diverse altre edizioni successive. È invece ovviamente centrale il ruolo che nell’editoria di lingua spagnola (e catalana) è assegnato a Joaquín Torres Garcia (1874-1949), pittore e teorico dell’arte uruguayano che non è presente nel mercato editoriale italiano. La raccolta completa degli scritti esce in spagnolo nel 1976 [236] (in Uruguay, mai più ristampata) e in catalano nel 1980 [237] (quest’ultima è ristampata nel 1986). Laura Arias Serrano recensisce anche il Primo manifesto del costruttivismo (1930), pubblicato nel 1975 e nel 1976 e anch’esso non più ristampato da allora [238].

Fig. 50) Raccolte di scritti di Joaquín Torres Garcia

Un deciso cambiamento di direzione è imposto durante la Prima guerra mondiale dai manifesti dadaisti. Laura Arias Serrano segnala l’importanza – come fonti documentali – delle antologie specializzate dell’artista e critico francese Georges Hugnet (1906-1974) e del pittore e critico americano Robert Motherwell (1915-1991). La prima esce in Francia nel 1957 [239] ed è tradotta in spagnolo nel 1973 [240] (mentre l’edizione italiana è del 1972 [241]). La seconda vede la luce negli Stati Uniti nel 1951 [242] e viene ristampata nel 1981 (ma non ve ne sono versioni in altra lingua).
   
Fig. 51) L’antologia Dada di Georges Hugnet in edizioni francesi, spagnole e italiane..

I sette manifesti dada tra 1915 e 1922 vengono raccolti da Tristan Tzara (1896-1963) e Francis Picabia (1879-1953) e pubblicati in francese nel 1924 [243]. In spagnolo compaiono nel 1963 [244] e da allora sono ristampati periodicamente fino al 2015. L’edizione italiana viene alla luce sostanzialmente in parallelo, nel 1964 [245], con l’ultima ristampa nel 2014. Gli Scritti in prosa 1907-1953 di Picabia sono invece recensiti da Laura Arias Serrano in un’edizione del 2003, pubblicata a cura dell’Istituto d’arte moderna di Valencia. L’edizione completa degli scritti è in realtà disponibile in francese dagli anni settanta [246], mentre un’edizione spagnola più recente degli “scritti critici” esiste dai primi anni del nuovo secolo [247]. Non risulta alcuna iniziativa editoriale simile in campo italiano.

Fig. 52) La raccolta dei manifesti dada a cura di Tristan Tzara in edizioni spagnole e italiane

Importante la presenza di scritti programmatici di Marcel Duchamp (1887-1968) in spagnolo. La collezione completa degli scritti – curata dallo storico dell’arte Michel Sanouillet (1924-2015) – esce in inglese nel 1973 [248], in francese nel 1975 [249], in spagnolo nel 1978 [250], mentre in Italia arriva solamente nel 2005 grazie ad Abscondita [251] (con ristampa nel 2016). Un’ulteriore edizione, molto ampliata, della raccolta di scritti, curata da José Jimenez, vede la luce nel 2012 [252]. Da segnalare inoltre le Note, uscite nel 1998 a Madrid con testo a fronte [253].

Fig. 53) Scritti di Marchel Duchamp in spagnolo

Fine della Parte Terza
Vai alla Parte Quarta (di prossima pubblicazione)


NOTE

[135] De Gourmont, Remy - Le symbolisme, in Revue blanche, Tome 30, N. 9, giugno 1892, pp 321-325.

[136] Denis, Maurice - Théories, 1890-1910; du symbolisme et de Gauguin vers un nouvel ordre classique, Paris, Bibliothèque de l'Occident, 1912. Disponibile all’indirizzo 
https://archive.org/details/thories189019100deniuoft/page/n10/mode/2up. La traduzione inglese dell’articolo sul Neotradizionalismo è disponibile all’indirizzo 
http://www.peterbrooke.org/art-and-religion/denis/neo-tradm/.

[137] Denis, Maurice - Neotradizionalismo. A cura di Alvise Florian, Roma, Castelvecchi, 2014, 120 pagine.

[138] García, Ángel González, Calvo Serraller, Francisco e Simón Marchán Fiz - Escritos de arte de vanguardia, 1900/1945, ‎Madrid, Ediciones Istmo, 1999, 543 pagine.

[139] Bernard, Émile - Propos sur l'art. A cura di Anne Rivière, Paris, Séguier, 1994, in due volumi (327 e 347 pagine).

[140] Bernard, Émile - Souvenirs sur Paul Cézanne, Paris, Société des Trente, 1912, 98 pagine.

[141] Bernard, Émile - Souvenirs sur Paul Cézanne, et lettres, Henry Laurens Editeur, Paris, 1924

[142] Bernard, Emile‎ - ‎Erinnerungen an Paul Cézanne. A cura di Hans Graber‎, Schwabe, Basel, 1917, 68 pagine.‎

[143] Bernard, Émile - Cézanne: ricordi e lettere, Milano, Longanesi, 1953, 80 pagine.

[144] Bernard, Émile - Mi ricordo Cézanne. A cura di Flaminio Gualdoni, Milano, Skira, 2011, 97 pagine.

[145] Doran;Michael - Conversations with Cézanne, Paris, Macula, 1978, 225 pagine.

[146] Doran, Michael - Sobre Cézanne. Conversaciones y testimonios, Barcellona, Gustavo Gili, 1980, 297 pagine

[147] Doran, Michael - Conversaciones con Cézanne. Buenos Aires, Cactus, 2016, 318 pagine.

[148] Doran, Michael - Cézanne. Documenti e interpretazioni, Roma, Donzelli, 1995, 248 pagine.

[149] Moreau, Gustav - Ecrits sur l'art. A cura di Peter Cooke e Geneviève Lacambre. Volume I, Sur ses oeuvres et sur lui-même. Volume II, Théorie et critique d'art. Fontfroide, Bibliothèque Artistique & Littéraire, 2002. 401 pagine complessive.

[150] Redon, Odilon - À soi-même: journal, 1867-1915. Notes sur la vie, l'art et les artistes, Paris, H. Floury, 1922, 178 pagine.

[151] Redon, Odilon - A si mismo, 1867-1915: diario. A cura di Elena Vilallonga Serra, Barcellona, Editorial Elba, S.L.; 2013, 218 pagine.

[152] Redon, Odilon - A se stesso. A cura di Stefano Chiodi, Roma, Abscondita, 2006, 229 pagine.

[153] Crane, Walter - Ideals in art: papers-theoretical-practical-critical, Londra, George Bell & Sons, 1905, 287 pagine.

[154] Rusiñol, Santiago – Obres completes. Volume 1 - Novelle e teatro; Volume 2: Prose, impressioni, note, lettere. A cura di Carles Soldevila e Donald Samuel Abrams, Barcellona, Ed. Selecta, 1973-1976, 2 volumi.

[155] Santiago Rusiñol. Catalogo della mostra, Fundacion Cultural Mapfre Vida, Madrid, gennaio-marzo 1998, 317 pagine.

[156] Péladan, Joséphin – Salon de la Rose+Croix. Règle et monitoire, Paris, 1892.

[157] Péladan, Joséphin - Dell'androgino: teoria plastica. Traduzione, introduzione e note di Adriano Marchetti. Bologna, Pàtron, 1996, 134 pagine.

[158] Matisse, Henri - Escritos y opinions sobre el arte. A cura di Dominique Fourcade. Traduzione di Mercedes Casanovas, Madrid, Editorial Debate, 1993, 290 pagine.

[159] Matisse, Henri - Escritos y consideraciones sobre el arte. A cura di Dominique Fourcade, Barcellona : Paidós, 2010, 398 pagine.

[160] Henri Matisse – Scritti e pensieri sull’arte. Torino, Einaudi, 1972, 363 pagine.

[161] Henri Matisse – Scritti e pensieri sull'arte. A cura di Dominique Fourcade. Traduzione di Maria Mimita Lamberti, Milano, Abscondita, 2003, 318 pagine.

[162] De Vlaminck, Maurice - Dangereux Tournant - souvenirs de ma vie, Paris , Stock, 1929, 275 pagine.

[163] De Vlaminck, Maurice - Dangereux Tournant, Versailles, SVo Art, 2008, 278 pagine.

[164] De Vlaminck, Maurice - Dangerous corner. Introduzione di Denys Sutton, Londra, Elek Books, 1961 (1966 e 1967), 171 pagine.

[165] Kirchner, Ernst Ludwig - Chronik KG Brücke, Berlino, 1913.

[166] De Micheli, Mario - Las vanguardias artísticas del siglo XX. Traduzione di Ángel Sánchez-Gijón Martínez, Alianza Editorial Sa, Madrid, 1998, 364 pagine.

[167] De Micheli, Mario - Le avanguardie artistiche del Novecento, Milano, Schwarz Editore, 1959, 415 pagine.

[168] Edschmid, Kasimir – Über den Expressionismus in der Literatur und die neue Dichtung, Berlin, Erich Reiss, 1921, 78 pagine.

[169] Laura Arias Serrano pone la conferenza nel 1937.

[170] Beckmann, Max - On my painting. New Burlington Galleries; Buchholz Gallery; Curt Valentin Gallery. New York, Buchholz Gallery e Curt Valentin, 1941, 13 pagine.

[171] Beckmann, Max - Escritos, diarios y discursos (1903-1950). Introduzione di Kosme de Barañano, Madrid, Síntesis, 2003, 287 pagine.

[172] Ensor, James - Mes écrits ou Les suffisances matamoresques. A cura di Hugo Martin, Bruxelles, Editions Labor, 2000, 343 pagine.

[173] Ensor, James - Les Écrits de James Ensor, Bruxelles, Éditions Sélection, 1921, 161 pagine.

[174] Ensor, James - Mes écrits: les suffisances matamoresques appellent la finale crevaison grenouillère. A cura di Franz Hellens. Liegi, Editions Nationales, 1974, 236 pagine.

[175] Ensor, James – Lettres. A cura di Xavier Tricot, Bruxelles, Comex, 1999, 847 pagine.

[176] Gleizes, Albert e Metzinger, Jean - Du Cubisme, Parigi, E. Figuière, 44 pagine.

[177] Gleizes, Albert e Metzinger, Jean - Sobre el Cubismo. A cura di Isabel Ramos Serna e Francisco Torres Monreal. Murcia, Colegio Oficial de Aparejadores y Arquitectos Técnicos de Murcia, 1986, 58 pagine.

[178] Gleizes, Albert e Metzinger, Jean - Du Cubisme. Con incisioni di Marcel Duchamp, Albert Gleizes, M. Laurencin, J. Metzinger, F. Picabia, Picasso, Jacques Villon, G. Braque, André Derain, Juan Gris, Fernand Léger. Parigi, Compagnie française des arts graphiques, 1947, 79 pagine.

[179] Apollinaire, Guillaume - Meditaciones estéticas, los pintores cubistas, Madrid, Antonio Machado Libros, 2001, 21 pagine.

[180] Apollinaire, Guillaume - Los pintores Cubistas: meditaciones esteticas, Buenos Aires, Nueva Vision, 1913, 94 pagine.

[181] Braque, Georges - Pensees et Réflexions sur la peinture, in Nord-Sud, No. 10, dicembre 1917.

[182] Braque, Georges - El día y la noche. Cuadernos 1917 - 1952. Seguidos de Pensamientos y reflexiones sobre la pintura (1917), Barcellona, Acantilado, 2014, 65 pagine.

[183] Gris, Juan - Diarios y cartas. Edizione critica di María Dolores Jiménez-Blanco. Traduzione degli scritti a cura di Juan Eduardo Cirlot. Introduzione di Quentin Laurens. Barcellona, Acantilado, 2008, 520 pagine.

]184] Gris, Juan – Écrits, Toulon, La Nerthe, 2014, 35 pagine.

[185] Gris, Juan – De las posibilidades de la pintura y otros escritos: con 10 ilustraciones del autor, Barcellona, Gustavo Gili, 1971, 64 pagine.

[186] Kahnweiler, Daniel Henry - Der Weg zum Kubismus, Monaco, Delphin-Verlag, 1920, 55 pagine.

[187] Kahnweiler, Daniel Henry - El camino hacia el cubismo, Barcellona, Quaderns Crema, 1997, 102 pagine.

[188] Kahnweiler, Daniel Henry - La via al cubismo : la testimonianza del gallerista di Picasso. A cura di Licia Fabiani, Milano, Mimesis, 2001, 122 pagine.

[189] Delaunay, Robert - Du cubisme à l'art abstrait: documents inédits publiés par Pierre Francastel et suivis d'un catalogue de l'oeuvre de R. Delaunay, Parigi, S.E.V.P.E.N., 1957, 414 pagine.

[190] Delaunay, Robert - Del cubismo al arte inobjetivo, A cura di Jean-Clet Martin e Pablo Ires, Buenos Aires, Cactus , 2018, 296 pagine.

[191] Léger, Fernand - Fonctions de la peinture, Paris, Gonthier, 1965, 208 pagine.

[192] Léger, Fernand -  Funciones de la pintura. Traduzione di Antonio Alvarez, Madrid, Cuadernos para el Diálogo, 1969, 210 pagine.

[193] Léger, Fernand – Funzioni della pittura. A cura di Gianni Contessi, Milano, Abscondita, 2005, 216 pagine.

[194] Ozenfant, Amédée e Jeanneret, Charles-Edouard - Après le cubisme, Paris, Éditions des Commentaires, 1918, 60 pagine.

[195] Ozenfant, Amédée e Jeanneret, Charles-Edouard, Après le cubisme, Paris, Altamira, 1999, 94 pagine.

[196] Ozenfant, Amédée e Le Corbusier - Acerca Del Purismo Escritos, 1918-1926. A cura di Antonio Pizza, Madrid, El Croquis, 1994, 266 pagine.

[197] Ozenfant, Amédée e Le Corbusier - Oltre il cubismo. A cura di Irene Alessi, Milano, Marinotti, 2011, 71 pagine.

[198] Ozenfant, Amédée e Le Corbusier - Depois do cubismo. A cura di Carlos Ferreira Martins e Célia Euvaldo, Sao Paulo, Cosac Naify, 2005, 86 pagine.

[199] Marinetti, Filippo Tommaso - Proclama futurista a los españoles in Prometeo, numero 20, Madrid 1910, pp. 518-531.

[200] Marinetti, Filippo Tommaso – El futurismo, El futurism, a cura di Germán Gómez de la Mata e Nicasio Hernández Luquero, Valencia, Sempere, 1910, 194 pagine.

[201] Marinetti, Filippo Tommaso - Manifiestos y textos futuristas, a cura di Germán Gómez de la Mata e Nicasio Hernández Luquero, Barcellona, Ediciones del Cotal, 1978, 241 pagine.

[202] Archivi del futurismo. A cura di Maria Drudi Gambillo e Teresa Fiori, Roma, De Luca, 1958-1962. Due volumi. Vol. 1. Scritti teorici e documenti (618 pagine). Vol. 2. Appendice agli scritti teorici e critici e ai documenti raccolte nel primo volume (528 pagine). L’antologia è stata ripubblicata da Mondadori nel 1986.

[203] Boccioni, Umberto - Estetica y arte futuristas: dinamismo plástico. A cura di Ricardo Pochtar, Barcellona, Acantilado, 2004, 176 pagine.

[204] Boccioni, Umberto - Estetica e arte futurista, Milano, Il Balcone, 1946, 195 pagine.

[205] Kandinskij, Vasilij - Punto y línea sobre el plano. Contribución al análisis de los elementos pictórico. Traduzione di Roberto Echavarren, Barcelona, Labor, 1994, 211 pagine.

[206] Kandinskij, Vasilij - De lo espiritual en el arte. Traduzione di Genoveva Dieterich, Barcelona, Labor, 1995, 122 pagine.

[207] Kandinskij, Vasilij - Punto y línea sobre el plano. Contribución al análisis de los elementos pictórico. Traduzione di Roberto Echavarren, Barcelona, Barral Editores, 1971, 211 pagine.

[208] Kandinskij, Vasilij - De lo espiritual en el arte. Traduzione di Genoveva Dieterich, Barcelona, Labor, 1973, 122 pagine.

[209] Kandinskij, Vasilij - Punto y línea sobre el plano : contribución al análisis de los elementos pictóricos. Traduzione di Roberto Echavarren, Barcelona, Paidós, 2004, 159 pagine.

[210] Kandinskij, Vasilij - De lo espiritual en el arte. Traduzione di Genoveva Dieterich, Barcelona, Paidós, 2004, 116 pagine.

[211] Kandinskij, Vasilij - De lo espiritual en el arte, Traduzione di Elisabeth Palma, Barcelona, Coyoacan, 2014, 134 pagine.

[212] Kandinskij, Vasilij - Escritos sobre arte y artistas. A cura di Thomas Schilling, Madrid, Sintesis, 2002, 240 pagine.

[213] Kandinskij, Vasilij - Tutti gli scritti. A cura di Philippe Sers, Milano, Feltrinelli, 1973 e 1974, due volumi. Volume 1: Punto e linea nel piano. Articoli teorici. I corsi inediti al Bauhaus (320 pagine). Volume 2: Dello spirituale nell'arte, Scritti critici e autobiografici, Teatro, Poesie (424 pagine).

[214] Oltre a tutti i testi di Vasilij Kandinskij, la collana Scritti d’artisti di Feltrinelli include i testi complete di René Magritte, Kasimir Malevič, Man Ray; Oskar Schlemmer e Mario Sironi.

[215] Kandinskij, Vasilij e Marc, Franz - El jinete azul. A cura di Klaus Lankheit e Josep Casals, Barcelona, Paidós, 1989, 326 pagine.

[216] Kandinskij, Vasilij e Marc, Franz – Il cavaliere azzurro. A cura di Rosa Calzecchi Onesti, Bari, De Donato 1967, 353 pagine.

[217] Klee, Paul - Bases para la estructuración del arte. A cura di Ivan Balberg, Città del Messico, Coyoacán, 2018, 80 pagine.

[218] Klee, Paul - Bases para la estructuración del arte. A cura di Ivan Balberg, Buenos Aires, Andrómeda, 2003, 78 pagine.

[219] Klee, Paul - Bases para la estructuración del arte. A cura di Ivan Balberg, Città del Messico, Premià, 1980, 80 pagine.

[220] Klee, Paul - Quaderno di schizzi pedagogici. A cura di Mario Lupano, Firenze, Vallecchi, 1979, 87 pagine.

[221] Klee, Paul - Quaderno di schizzi pedagogici. A cura di Mario Lupano, Milano, Abscondita, 2016, 86 pagine.

[222] Marc, Franz - Los 100 aforismos : la segunda vision. A cura di Javier Arnaldo, Madrid, Árdora, 2001, 62 pagine.

[223] Marc, Franz - I cento aforismi: la seconda vista. A cura di Giorgio Franck e Renato Troncon, Milano, Feltrinelli, 1982, 95 pagine.

[224] Mondrian, Pietr - Arte plastico y arte plastico puro. A cura di Raúl R. Rivarola e Aníbal C. Goñi, Buenos Aires, V. Leru, 1957, 95 pagine.

[225] Mondrian, Pietr - Plastic Art and Pure Plastic Art 1937 and Other Essays 1941-1943, New York, Wittenborn And Company, 64 pagine.

[226] Mondrian, Pietr - Arte plástico y arte plástico puro. A cura di Raúl R. Rivarola e Anibal C. Goñi, Città del Messico, Coyoacán, 2007, 120 pagine.

[227] Mondrian, Pietr - Realidad natural y realidad abstracta. A cura di Rafael Santos Torrocella, Barcelona, Barral, 1973, 110 pagine.

[228] Mondrian, Pietr – La nueva imagen en la pintura: la realización del neoplasticismo en la arquitectura del futuro lejano y de hoy. A cura di Alice Peels e José Quetglas, Murcia, Comisión de Cultura del Colegio Oficial de Aparejadores y Arquitectos Técnicos, 1983, 138 pagine.

[229] Si tratta dei testi della Comisión de Cultura del Colegio Oficial de Aparejadores y Arquitectos Técnicos, pubblicati a Valencia e Murcia.

[230] Mondrian, Pietr – Tutti gli scritti. A cura di Filiberto Menna e Harry Holtzman, Milano, Feltrinelli, 1975, 414 pagine.

[231] Mondrian, Pietr – Mondrian: tutti gli scritti, Milano, Mimesis, 2013, 412 pagine.

[232] Mondrian, Pietr – The new art - the new life: the collected writings of Piet Mondrian. A cura di Harry Holtzman e Martin S James, Boston, G.K. Hall, 1986, 414 pagine.

[233] Si veda 
http://mondrianwritings.nl/wp-content/uploads/2017/03/Publication-History-in-Dutch.pdf.

[234] Van Doesburg, Theo – Principios del nuevo arte plástico y otros escritos, Valencia, Colegio Oficial de Aparejadores y Arquitéctos Técnicos, 1985, 210 pagine.

[235] Malévich, Kazimir – El nuevo realismo plástico, Madrid, A. Corazón, 1975, 181 pagine.

[236] Torres-García, Joaquín - Escritos. A cura di Juan Fló, Montevideo (Uruguay), Arca, 1974, 133 pagine.

[237] Torres-García, Joaquín - Escrits sobre art. A cura di Francesc Fontbona, Barcelona, Edicions 62, 1980, 234 pagine.

[238] Torres-García, Joaquín - Primer manifiesto del constructivismo. A cura dell‘ Instituto de Cooperacion Iberoamericana e con un saggio di Guido Castillo, Madrid, Cultura Hispánica, 1976, 28 pagine.

[239] Hugnet, Georges – L'aventure Dada (1916-1922), Parigi, Galerie de l'Institut, 1957, 103 pagine.

[240] Hugnet, Georges – La Aventura dada: ensayo, diccionario y textos escogidos. Con prefazione di Tristan Tzara, Madrid, Júcar, 1973, 300 pagine.

[241] Hugnet, Georges – L’avventura dada 1916-1922. A cura di Giampiero Posani, Milano, Mondadori, 1972, 381 pagine.

[242] Motherwell, Robert - The Dada painters and poets: an anthology, New York, George Wittenborn, 1951, 403 pagine.

[243] Tzara, Tristan e Picabia, Francis. Sept manifestes dada: quelques dessins de Francis Picabia, Paris, Éditions du Diorama, Jean Budry, 1924, 97 pagine.

[244] Tzara, Tristan e Picabia, Francis. Siete manifiestos Dada: algunos dibujos de Picabia, Barcellona, Tusquets, 1963.

[245] Tzara, Tristan - Manifesti del dadaismo e lampisterie. Prefazione di Sandro Volta, traduzione di Ornella Volta e iconografia di Pablo Volta, Torino, Einaudi, 1964, 134 pagine.

[246] Picabia, Francis – Écrits. A cura di Olivier Revault d'Allonnes e Dominique Bouissou, Parigi, Belfond, due volumi (1975 e 1978). Volume 1: 1913-1920, 284 pagine. Volume 2: 1921-1953 e scritti postumi, 381 pagine.

[247] Picabia, Francis - Écrits critiques. A cura di Carole Boulbès e con prefazione di Bernard Noël, Parigi, Mémoire du livre, 2005, 693 pagine.

[248] Duchamp, Marcel – Salt seller. Writings by Marcel Duchamp, New York, Oxford University Press, 1973, 196 pagine.

[249] Duchamp, Marcel - Duchamp du signe: écrits. A cura di Michel Sanouillet ed Elmer Peterson, Parigi, Flammarion, 1975, 314 pagine.

[250] Duchamp, Marcel – Escritos: Duchamp du signe. A cura di Michel Sanouillet ed Elmer Peterson, Barcellona, G. Gili, 1978, 254 pagine.

[251] Duchamp, Marcel – Scritti. A cura di Michel Sanouillet, con un saggio di Achille Bonito Oliva. Traduzione di Maria Rosaria D'Angelo, Milano Abscondita, 2005, 276 pagine.

[252] Duchamp, Marcel – Escritos. Duchamp del signo, seguido de Notas. A cura di José Jiménez, Paul Matisse e Michel Sanouillet, Barcellona, Galaxia Gutenberg, Círculo de Lectores, 2012, 556 pagine.

[253] Duchamp, Marcel – Notas. Introduzione di Gloria Moure, traduzione di Maria Dolores Díaz Vaillagou, Madrid, Tecnos, 1998, 207 pagine.

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