In memoria di Paola Barocchi (1927-2016)
Su Paola Barocchi si veda in questo blog anche: Paola Barocchi
Testimonianze e polemiche figurative in Italia
di Giovanni Mazzaferro
Non ho mai conosciuto Paola Barocchi. Ma i suoi libri hanno cominciato ad entrare in casa mia prima che io nascessi e mi hanno accompagnato per mezzo secolo.
Spero che Orietta Rossi Pinelli non me ne voglia se per l'occasione propongo qui la pagina che, nel 2014, le ha dedicato all'interno di La storia delle storie dell'arte (p. 482).
Paola Barocchi
Estratto da La storia delle storie dell'arte (p. 482)
Una protagonista che ha scelto un percorso tutto suo, rispetto al panorama storiografico fin qui delineato, è stata Paola Barocchi (1927), un'altra docente della Scuola Normale di Pisa. Studiosa di storia della letteratura artistica e tra i massimi interpreti e conoscitori di Giorgio Vasari, con lei la storia della critica d'arte è entrata e si è affermata nelle università italiane. Nella sua infaticabile attività, ha recuperato e curato l'edizione critica di moltissime fonti per la storia dell'arte a partire dal Cinquecento fino al Novecento. Nei primi anni Ottanta ha approfondito le connessioni tra storiografia artistica e museologia, concentrandosi soprattutto sugli Uffizi, cui ha dedicato saggi e uno storico convegno. Ma ciò che ha reso il suo contributo all'avanguardia e veramente unico in quei decenni, è stata la comprensione precoce delle possibilità inesauribili che l'informatica poteva offrire alla storia dell'arte nella catalogazione e nella ricerca. Un'esperienza e un progetto che si consolidò con la creazione del Centro di Ricerche Informatiche per i Beni Culturali (CRIBeCu), nato sull'onda dei primi congressi internazionali pisani organizzati dalla studiosa (1978 e 1984). Da allora, presso la Scuola Normale, si è consolidata una struttura che ha portato alla memorizzazione elettronica delle fonti e dei documenti, alla estrapolazione dei lessici storici, alla progettazione e creazione di archivi integrati di dati e di immagini. Un processo che prosegue ancora grazie ad altri docenti della Scuola. In particolare il Laboratorio di Arti visive diretto ds Massimo Ferretti (1949), attuale professore di storia dell'arte, il Laboratorio per l'Analisi,a Ricerca, la Tutela, le Tecnologie e l'Economia per il Patrimonio culturale diretto da Salvatore Settis, e la Fondazione Memofonte (a Firenze) per lo studio delle fonti digitalizzate.
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