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Giovanni Mazzaferro
Lotto nelle Marche:
i taccuini di Charles Lock Eastlake (1858) e Giovanni Morelli (1861) a confronto
Parte seconda
Leggi la Parte Prima
N.B. Per una recensione di due edizioni (rispettivamente pubblicate nel 1969 e nel 2018) del Libro di spese diverse di Lorenzo Lotto, si veda in questo blog: https://letteraturaartistica.blogspot.com/2014/05/lorenzo-lotto-libro-di-spese-diverse.html e https://letteraturaartistica.blogspot.com/2018/05/lorenzo-lotto.html]
N.B. Su Sir Charles Lock Eastlake si veda in questo blog anche: Susanna Avery-Quash, In cerca di quadri per la National Gallery: gusto e collezionismo nelle scelte di Charles Lock Eastlake; Susanna Avery-Quash, Julie Sheldon, Art for the Nation. The Eastlakes and the Victorian Art World; Susanna Avery-Quash, The Travel Notebooks of Sir Charles Lock Eastlake e Susanna Avery-Quash, In search of paintings for the National Gallery: taste and collectionism in Charles Lock Eastlake’s choices; Susanna Avery-Quash and Corina Meyer, 'Substituting an approach to historical evidence for the vagueness of speculation': Charles Lock Eastlake and Johann David Passavant's contribution to the professionalization of art-historical study through source-based research.
N.B. Su Giovanni Morelli si veda in questo blog anche: I Taccuini manoscritti di Giovanni MorelliA cura di Jayne Anderson, Federico Motta editore – Regione Marche, 2000
N.B. Su Giovanni Morelli si veda in questo blog anche: I Taccuini manoscritti di Giovanni MorelliA cura di Jayne Anderson, Federico Motta editore – Regione Marche, 2000
Jesi – Chiesa di San Francesco al Monte
Madonna in trono con Bambino e santi Giuseppe e Girolamo (Madonna delle Rose) (1526)
Attualmente a Jesi, Pinacoteca Comunale
Lorenzo Lotto - Madonna delle Rose |
EASTLAKE Taccuino 19 foglio 14r
(vol. 1, p. 448 edizione Avery-Quash)
Jesi. Padri Riformati:
“Laurentius Lotus MDXXVI” dipinto a forma quadrata di 5 piedi e mezzo pollice
di lato. Tavola su legno.
Madonna col Bambino in
trono. Il Bambino stende le braccia verso Giuseppe, a sinistra, che a sua volta
gli porge entrambe le mani. Giuseppe ha un bastone ed ha appoggiato una sacca
bianca e un barilotto di legno sul piedistallo [Fig. 19.68]. A destra, San Girolamo. Foglie e petali di
rose a terra; a destra una tenda; a sinistra il cielo ed una pianta di rose
oltre al muro. [Fig. 19.69] Il
movimento del Bambino è molto naturale. La Madonna è completamente in blu. La
veste inferiore tende all’azzurro con riflessi caldi di luce; il manto è più
scuro; una fascia giallo-arancio spento incrocia la tunica. La testa della
Madonna è rivolto verso il basso e di tonalità tendente al marrone. Al
contrario, la sua mano sinistra (che sta per ricevere un libro offertole da San
Girolamo) è piuttosto pallida.
Il quadro è tenuto
insieme orizzontalmente; una crepa (aperta) che passa attraverso il mento della
Madonna. Il dipinto è sporco ed in cattivo stato. I consueti difetti nel
disegno: ad esempio nel Bambino (anche se l’intenzione dell’artista era davvero
piacevole). La Madonna è tizianesca.
[Eastlake non descrive la lunetta]
MORELLI
Taccuino A, fogli 36r-36v
(pp.
78-79 edizione Anderson) [15]
Iesi. Chiesa dei
Zoccolanti.
Al terzo altare di L.
Lotto, Madonna in trono col nudo bambino Gesù sul ginocchio destro, che gira le
braccia per venire in quelle di S Giuseppe che gli porge le sue, stando a
destra del trono. A sinistra del trono s. Girolamo in abito cardinalizio. La
Madonna con veste e manto blu poggia il piede destro sopra uno sgabello. Colla
sua mano sinistra tocca un libro, portatole da s. Girolamo. Sopra il trono che
è a forma di nicchia di sesto, gira un tendone verde-scuro. S, Giuseppe ha una
veste giallo-bruna e calzoni blu – una cinta gialla gira intorno ai fianchi
della B.V. e le scende sul grembo.
Sulla faccia della
scaletta, su cui sta il trono, è scritto: LAVRENTIUS LOTVS M. D. XXVI
Davanti alla scala sul
suolo foglie di rose e un bottone di rosa.
Tavola, annerita dal
tempo ma di perfetta conservazione. Alcune scrostature e tarlature, una
spaccatura trasversale in alto che attraversa il manto della B.V. Qui il Lotto
pare di nuovo Palma Vecchio, il tuono del suo colorito s’è fatto nuovamente
dorato (Come nel ritratto di casa Sernagiotto del 1526 pure). [n.d.r. il
riferimento qui è al Ritratto
dell’economo del convento domenicano dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia
(Marcantonio Luciani), proveniente dalla collezione Sernagiotto ed ora
custodito presso i Musei Civici di Treviso].
Jesi – Chiesa di San Floriano
Dittico dell’Annunciazione (1526 circa)
Attualmente
a Jesi, Pinacoteca Comunale
Lorenzo Lotto, Dittico dell'Annunciazione |
EASTLAKE Taccuino 19 foglio 15r
(vol. 1, p. 449 edizione Avery-Quash)
In
una stanza del Convento [n.d.r. di san Floriano]: Angelo annunziante e
Annunziata; Lotto; larghezza 1 piede, 3 pollici e mezzo; altezza 2 piedi e 7
pollici. Nella testa della Madonna naso greco; “eyes deeply seated” [16] (alla
maniera del Camuccini). Belle le mani della Madonna. Entrambe i dipinti molto
mangiati dai vermi. L’angelo è in azzurro-grigio lieve, peculiare di Lotto. Il
ginocchio della gamba sinistra dell’angelo sembra rotto. Le altre figure
(predella) ascritte a Lotto sono molto più moderne.
MORELLI
CAVALCASELLE
Catalogo delle opere d’arte
nelle Marche e nell’Umbria 1861-1862 in Le Gallerie Nazionali italiane. Notizie e
documenti Vol II pag 265
Nel
taccuino morelliano non compare alcun riferimento al Dittico
dell’Annunciazione. Compare invece nella relazione ufficiale, a firma
congiunta Morelli Cavalcaselle, presentata al Ministero dell’Istruzione nel
1862 (pag. 265). Riportiamo il testo:
Nello stesso convento in due
tavole: la Salutazione Angelica, opera pure di Lorenzo Lotto: figure di un
terzo della grandezza naturale e del valore di L. 2000, diconsi lire duemila.
Monte San Giusto – Chiesa di Santa Maria in
Telusiano
Crocifissione (1529)
Attualmente
nella stessa collocazione
Lorenzo Lotto - Crocifissione |
EASTLAKE Taccuino 19 foglio 10r
(vol. 1, p. 446 edizione Avery-Quash)
S. Giusto – S. Maria. Una
grande pala d’altare a forma d’arco. Tela. Cristo sulla Croce coi ladroni. Occupa
completamente l’abisde. Molte figure. Le immagini di Cristo e dei ladroni
sembrano piuttosto piccole rispetto al resto dello spazio. Vista quando era
quasi buio. Firmata Lorenzo Lotto.
MORELLI
CAVALCASELLE
Catalogo delle opere d’arte
nelle Marche e nell’Umbria 1861-1862 in Le Gallerie Nazionali italiane. Notizie e
documenti Vol II pag 229-230
Nel
taccuino morelliano non compare alcun riferimento alla Crocifissione di
Monte S. Giusto. Compare invece nella relazione ufficiale, a firma
congiunta Morelli Cavalcaselle, presentata al Ministero dell’Istruzione nel
1862. Riportiamo il testo:
Nel
coro, dietro l’altare maggiore della Chiesa di santa Maria, di proprietà della
famiglia Bonafede di S. Giusto, v’ha una tela grande su cui vedesi
rappresentata la Crocifissione. Cristo in croce in mezzo ai ladroni. Ai piedi
della croce due soldati con lancia in mano, a destra due a cavallo, al basso un
vescovo della Famiglia Buonafede in ginocchioni con le braccia incrocicchiate,
Accanto a lui un angelo, che gli accenna con ambe le mani al gruppo, che
rappresenta la Madonna svenuta, e sorretta da S. Giovanni e da una delle Marie,
a sinistra Santa M. Maddalena e l’altra Maria. Tela di ottima conservazione.
Numero delle figure circa 23. E’ segnata del nome dell’autore e dell’anno 1531:
Lorenzo Lotto. Valore 60.000 lire, diconsi sessantamila. Bella cornice del
tempo.
Jesi – Chiesa di San Floriano
Pala di Santa Lucia (1532)
Attualmente
a Jesi – Pinacoteca comunale
Lorenzo Lotto - Pala di S. Lucia |
EASTLAKE Taccuino 19 foglio 15r
(vol. 1, p. 449 edizione
Avery-Quash)
Stessa
chiesa [n.d.r. San Floriano] Santa
Lucia: un Lotto davvero anonimo. Larghezza 7 piedi e 7 pollici. Più alta che
larga. Tavola. Forse il lavoro di un allievo. Alcune parti davvero brutte. Il
carnefice (con maniche grigie a balze) che trascina via la Santa sembra di
Lotto. Anche la sua testa è fatta bene. In generale al di sotto della qualità
di Lotto
[n.d.r. Eastlake non descrive le predelle]
MORELLI
Taccuino A, foglio 39v
(pp.
70-71 edizione Anderson)
Dirimpetto
sta una tavola quadrata alta rappresentante S. Lucia, in veste gialla cui un
manigoldo, in caricatura strappa il manto rosso. Molte figure dintorno. V’è il
giudice sopra alto trono dipinto floscio e assai caricato.
Sul
tendone della predella [n.d.r quella centrale] su cui la santa è trascinata dai
bovi per essere martirizzata vi è la seguente marca [disegno XXII]. Conservata
bene e di meraviglioso colorito e in ispecie l’uomo che punge i 4 bovi –
egregiamente trattata la parte prospettica d’un portico.
Nella
2° predella vedonsi 6 copie di bovi con tre uomini che punzicano gli animali
(martirio di santa Lucia) fondo fabbricati e vista su campagna aperta
stupendamente dipinta e conservata.
Nella
3° (ossia prima) predella v’ha nel mezzo un sepolcro su cui sta scritto: SEPVLCRUM
SANCTE AGATE. La santa genuflessa che sente la messa, e altri fatti della vita
della santa [17]
Jesi – Chiesa di San Floriano
Visitazione (1532)
Attualmente
a Jesi – Pinacoteca comunale
Lorenzo Lotto - Visitazione |
EASTLAKE Taccuino 19 fogli 14r-14v
(vol. 1, p. 449 edizione
Avery-Quash)
[n.d.r. Chiesa dei Padri Riformati] Di fronte [n.d.r. alla Madonna
delle Rose] un quadro dello stesso maestro. Tela. “Ticking”. [18] La Madonna è vestita ancora completamente
in blu. Il blu della tunica è un po’ più chiaro. [Fig. 19.70] La Madonna si sporge in avanti per
stringere la mano destra di Elisabetta con entrambe le sue. L’espressione di
Elisabetta, con lo sguardo verso l’alto diretto alla Madonna, finemente
concepita. Due ancelle in piedi dietro la Madonna. Un uomo anziano che vien fuori
dalla porta sulla sinistra [19.71].
Violette, ben disegnate, sparse sul pavimento a destra. Firmato, sulla panca di
legno in secondo piano, tra Maria ed Elisabetta [19.72]. Il dipinto ha sofferto per l’umidità ma è ancora in buono stato. La
mano di Elisabetta non disegnata molto bene. Le teste delle altre donne sono
nella norma. L’immagine della testa di Maria e delle sue mani è ammirevole e ben
eseguita sia per la postura sia per l’espressione.
Lo sfondo, con mensola e varie altre cose, così come l’esecuzione degli
arredi in legno e altro dimostra che Lorenzo Lotto dev’essere stato il pittore
del San Girolamo ascritto a Bellini che si trova nella Collezione Manfrin [19].
[n.d.r. Eastlake non descrive la
lunetta]
MORELLI
Taccuino A, foglio 37r-37v
(pp. 69
edizione Anderson)
Dirimpetto a questo quadro l’incontro della B.V. con Elisabetta in una
camera, due donne stanno di dietro alla Madonna, sulla soglia dell’uscio della
camera sta un vecchio in veste blu con un panno rosa in capo, e barba lunga
bianca. Alla parete sta una scanzia di libri, coperti da una tenda verde, sopra
la scanzia un vaso, un arancio e altri oggetti; in terra fiorellini; le figure
metà del naturale; veste e manto della Madonna blu; l’una delle due donne
dietro la B.V. con veste giallo-bruna, sopraveste verde, e manto roseo che le
scende dal capo; l’altra veste blu e manto rosso, e panno giallognolo in capo.
Sopra la faccia d’una panca di legno fra la B.V. e s. Elisabetta sta scritto: L.
Lotus 1532. Le due ultime cifre essendo scritte sopra il manto blu sono quasi
inintellegibili [20]
Recanati – Santa Maria sopra Mercanti
Annunciazione (1534-1535)
Attualmente
a Recanati – Pinacoteca civica
Lorenzo Lotto - Annunciazione |
Né Eastlake né Morelli sembrano aver visto l’opera,
che non si trova citata nemmeno nella relazione ufficiale Morelli Cavalcaselle
al Ministero dell’Istruzione.
Loreto – ‘Palazzo regio’
San Cristoforo tra i santi Rocco e Sebastiano (1535 circa)
Attualmente
a Loreto, Museo Antico Tesoro
Lorenzo Lotto - San Cristoforo tra i Santi Rocco e Sebastiano |
EASTLAKE Taccuino 19 foglio 12v
(vol. 1, p. 447 edizione
Avery-Quash)
[n.d.r
Tutti i quadri di Lotto a Loreto sono liquidati sbrigativamente con le parole
seguenti]:
Nel Palazzo del Delegato nulla
d’importante, ma alcuni quadri con nomi importanti. Grandi dipinti di Lotto del
tutto anonimi (se sono suoi).
MORELLI
Taccuino A, foglio 46r
(pp. 76
edizione Anderson)
Anticamera del palazzo regio e
sopra la porta d’ingresso: a) s. Cristoforo in tela, figura colossale, con un
bellissimo Cristo sulla spalla sinistra, dai lati le figure grandi al vero di
s. Sebastiano e s. Rocco – in terra vicino al piede di s. Rocco un cartellino
incartocciato che dice LAVRENTII LOTI, PICTORIS, OPUS. 6,000. Alta 1,70 –
larghe 1 – ct. 33 e sopra [disegno XXV] [21]
Ancona – Santa Maria della Piazza
Pala dell’Alabarda (1538-1539 circa)
Attualmente
ad Ancona, Pinacoteca Civica
Lorenzo Lotto - Pala dell'Alabarda |
EASTLAKE Taccuino 19 foglio 12v
(vol. 1, p. 447 edizione
Avery-Quash)
Ancona, S. Maria della
Piazza. Lorenzo Lotto. Tela. Figure a grandezza naturale. Madonna col Bambino
in trono (in alto). Due angeli sopra di loro sorreggono una corona sulla testa
della Madonna, volando con le braccia rivolte verso l’alto. La Madonna è vestita
in blu. Sulla testa un panno bianco. Gesù Bambino è benedicente. Le mani della
Madonna, in gesto di preghiera, lo cingono [Fig. 19.58] Sotto, due santi in piedi per ogni lato. La Madonna e il Bambino sono
pallidi, come se la vernice trasparente se ne fosse andata. Le figure più sotto
appaiono più ricche nel colore. Ma il dipinto è scuro e appare conservato male.
Santi: alla sinistra Santo Stefano e San Giovanni Battista; alla destra un
apostolo con un’alabarda e S. Lorenzo.
MORELLI
Taccuino A, fogli 42v-43r
(p. 73
edizione Anderson)
Santa Maria in Piazza.
Dietro l’altar maggiore, a sinistra gran tela di L. Lotto rappresentante
Madonna in trono, veste blu, col panno bianco in capo, il Putto nudo nel suo
braccio sinistro. Essa ha le mani giunte. Due angioli in sul volare sorreggono
la corona al di sopra della Vergine. A destra al basso s. Giovanni Evangelista,
veste rossa, l’aquila in terra, accanto a lui, dietro lui s. Stefano in veste
ricamata bianca; dal lato sinistro i ss. Giuseppe (il cui manto è tutto rifatto
e malamente), S. Lorenzo dietro a lui. Fondo di paese dai lati.
Sulla faccia
dell’ultimo gradino della scala su cui poggia il trono sta scritto: Lorenzo
Lotto. Figure maggiori del naturale. Opera di sua vecchiaia, floscio nel
colorito e nel disegno. Valore 15,000 fr. Va rifoderato. Vi sono buchi nella
tela.
Cingoli – Chiesa di san Domenico
Madonna del Rosario (1539)
Attualmente
nella stessa collocazione
Lorenzo Lotto, Madonna del Rosario |
Né Eastlake né Morelli la citano (e non passano per
Cingoli).
Loreto – ‘Palazzo regio’
Il sacrificio di Melchisedech (ante 1545)
Attualmente
a Loreto, Museo Antico tesoro
Lorenzo Lotto - Il sacrificio di Mechisedech |
EASTLAKE
Si veda il commento per il San Cristoforo tra i Santi Rocco
e Sebastiano
MORELLI
Taccuino A, foglio 46v
(p. 77
edizione Anderson)
Tela della medesima grandezza [n.d.r. rispetto all’Adorazione del Bambino di Loreto.
Cfr. oltre]. Larga 2 metri e centimetri 45 – alta metri 1 e centimetri 70. Mosè
col vitello d’oro, e pani azzimi. Ritratto del Lotto in veste azzurro fra le
molte figure che trovasi dietro ad Aronne. Ha sofferto ed è della sua ultima
maniera stracca.
Loreto – ‘Palazzo regio’
San Michele arcangelo caccia Lucifero (1545 circa)
EASTLAKE
Si veda il commento per il San Cristoforo tra i Santi Rocco
e Sebastiano
MORELLI
Taccuino A, foglio 46v
(p. 77
edizione Anderson)
S. Michele col demonio, figure
metà del vero, in tela. Intonazione tizianesca.
Loreto – ‘Palazzo regio’
Cristo e l’adultera (1546-1550 circa)
Attualmente
a Loreto, Museo Antico Tesoro
EASTLAKE
Si veda il commento per il San Cristoforo tra i Santi Rocco
e Sebastiano
MORELLI
Taccuino A, foglio 46v
(p. 77
edizione Anderson)
Primo salone [n.d.r
del Palazzo regio]. Sopra l’uscio vicino alla finestra tela che rappresenta l’Adultera;
le figure di Cristo, della adultera e del vecchio sul davanti sono tutte
rifatte. Dottori teste in caricature.
Loreto – ‘Palazzo regio’
Adorazione del Bambino (1549-1555 circa)
EASTLAKE
Si veda il commento per il San Cristoforo tra i Santi Rocco
e Sebastiano
MORELLI
Taccuino A, foglio 46v
(p. 77 edizione Anderson)
(p. 77 edizione Anderson)
Nel granaio [n.d.r. del Palazzo
regio]: una grande tela rappresentante la S. Famiglia, due angeli, s. Giovanni
Battista piccolo, s. Anna e s. Gioachino (Paolo Veronese pare e Bassano) in
atto di adorare il piccolo Gesù nudo adagiato in terra sopra un panno bianco la
Madonna vestita di blu, e manto e veste. Dietro v’ha una tenda grigia. Figure
guaste. ¾ grandezza naturale – 10,000 [lire]
Loreto – Collezione privata
Combattimento fra la fortezza e la fortuna infelice (ante 1550)
Attualmente
in deposito presso Loreto, Museo Antico Tesoro
Lorenzo Lotto, Combattimento fra la Fortezza e la Fortuna infelice |
Né
Eastlake né Morelli relazionano sull’opera.
Mogliano – Chiesa di Santa Maria della Piazza
Madonna in gloria ed i santi Giovanni Battista, Antonio da Padova, Maria Maddalena e Giuseppe (1548)
Attualmente
nella stessa collocazione
Né Eastlake né Morelli visionano e relazionano sull’opera.
Ancona – Chiesa di Santa Maria Liberatrice
San Rocco (1549)
Attualmente a Urbino, Galleria Nazionale delle Marche
Né Eastlake né Morelli relazionano sull’opera.
Lorenzo Lotto - San Rocco |
Né Eastlake né Morelli relazionano sull’opera.
Ancona – Chiesa di San Francesco alla Scale
Assunta (1550)
Né Eastlake né Morelli relazionano sull’opera.
Loreto – ‘Palazzo regio’
Battesimo di cristo (1551-1555 circa)
Attualmente
a Loreto, Museo Antico Tesoro
Si veda il commento per il San Cristoforo tra i Santi Rocco
e Sebastiano
MORELLI
Taccuino A, foglio 46v
(p. 77
edizione Anderson)
Il battesimo di
Cristo. Fondo di paese tizianesco, figure un po’ tozze, colorite a guisa di
Paris Bordone. In tela. 4,000.
Loreto – ‘Palazzo regio’
Adorazione dei Magi (1552-1555 circa)
Attualmente
a Loreto, Museo Antico Tesoro
EASTLAKE
Si veda il commento per il San Cristoforo tra i Santi Rocco
e Sebastiano
MORELLI
Taccuino A, foglio 46v
(p. 77
edizione Anderson)
L’adorazione dei re magi. Tela
che inoltre ha molto sofferto dall’ingiuria del tempo e degli uomini. Il
vecchio re che bacia il piede al Bambino è sdraiato in terra sostenendosi coi
due bracci. 3,000. Largo 1 e 30 ct, alt. M. 1 e ct. 2.
Loreto – ‘Palazzo regio’
Presentazione di Gesù al tempio (1555 circa)
Attualmente
a Loreto, Museo Antico tesoro
Si veda il commento per il San Cristoforo tra i Santi Rocco
e Sebastiano
MORELLI
Taccuino A, foglio 46v
(p. 77
edizione Anderson)
La presentazione al tempio con
molte figure dai lati. Fiacco nel colorito. Dell’ultime sue opere
probabilmente, come pare. 1,500.
Un quadro disperso?
Fermo – Collezione De Menicis
Madonna col Bambino e San Girolamo [anno ?]
Attualmente
disperso ?
Sul suo
taccuino 19, al foglio 9r., Eastlake riferisce di un quadro di Lotto visto a
Fermo in questi termini:
Collezione de Menicis. Firmato
Lorenzo Lotto [Fig.
19.39]. Larghezza 2 piedi e 2 pollici, altezza 1 piede, tre pollici e mezzo. Tela. Madonna seduta. Cristo bambino sulle sue ginocchia [Fig. 19.40]. A
destra San Girolamo che tiene il crocifisso con la mano sinistra. Nuvole
disposte a linee. Il Bambino [Fig. 19.41] con la Madonna vestita di un
rosso forte. Sulla testa un panno giallo spento. Sfondo scuro. Cielo basso [Fig.
19.42]
Non ci
pare che ad oggi il quadro sia stato identificato.
NOTE
[15] Nel taccuino di Morelli non compare la
descrizione della lunetta, che invece risulta presente nella relazione
ufficiale Morelli Cavalcaselle (p. 262). “Al di sopra di questo quadro è
affissa al muro la sua lunetta rappresentante S. Francesco che riceve le Stimmate,
ed una santa dell’ordine francescano (Santa Chiara?). Fondo di paese e tenda.
Questa tavola è alquanto deperita. Il valore di queste due pitture formanti una
sola opera è di L. 30,000 diconsi lire trentamila.”
[16] Non capisco esattamente il senso, e quindi
lascio in inglese. Curioso comunque il riferimento a un pittore sostanzialmente
contemporaneo.
[17] Nella relazione Morelli Cavalcaselle si
aggiunge (pp. 264-265): “pittura molto annerita e deperita” (con riferimento
alla pala). “Viene falsamente attribuita a Tiziano. Nell’interno del convento
havvi la sua predella di buona conservazione… Valore L. 10.000 diconsi lire
diecimila”.
[18] Non capisco esattamente il senso, e quindi
lascio in inglese. Curioso comunque il riferimento a un pittore sostanzialmente
contemporaneo.
[19] Qui Eastlake allude al San Girolamo nel suo
studio visto più volte nella collezione Manfrin a Venezia, attribuito a
Giovanni Bellini e che, appunto, lui ritiene essere del Lotto. Eastlake
considerava il dipinto adatto per l’acquisto, tant’è che lo comperò nel 1862.
Il San Girolamo si trova ora presso la National Gallery [NG 694] ed è opera di
Vincenzo di Biagio Catena.
[20] Nel taccuino di Morelli non compare la
descrizione della lunetta, che invece risulta presente nella relazione
ufficiale Morelli Cavalcaselle (p. 263). “Superiormente a questo quadro vedesi
pure la sua lunetta affissa al muro, dove è rappresentata la Salutazione
Angelica. Tutte e due queste pitture hanno patito di soverchia pulitura. Valore
L. 20,000, diconsi lire ventimila”.
[21] In aggiunta, nella relazione Morelli
Cavalcaselle (p. 252): “In molte parti del fondo il colore è caduto, come pure
della figura di S. Sebastiano, ecc. Questa tela ha bisogno di esser foderata.
Valore circa L. 5000, diconsi cinquemila lire”.
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