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lunedì 29 ottobre 2018

Francesco Mazzaferro, Giovanni Mazzaferro. Cinque anni del blog ‘Letteratura artistica’.


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Francesco Mazzaferro, Giovanni Mazzaferro
Cinque anni del blog ‘Letteratura artistica’.


Giovanni (a sinistra) e Francesco (a destra) Mazzaferro


Cinque anni fa, con una recensione dedicata a Barbara Agosti, Paolo Giovio. Uno storico lombardo nella cultura artistica del Cinquecento, nasceva, in maniera semiclandestina, il blog Letteratura artistica.

Nasceva, in realtà, come una sorta di omaggio a nostro padre, Luciano, che aveva raccolto una bella collezione di fonti di storia dell’arte nella sua biblioteca personale a partire dagli anni Cinquanta del Novecento. Ma se questo fosse stato l’unico motivo, oggi non saremmo qui, con quasi seicento saggi pubblicati, sia in versione italiana sia in versione inglese (per complessivi milleduecento post).

Avvertivamo, se volete in maniera confusa, che si fosse creato un vuoto: i libri (e non solo quelli di fonti di storia dell’arte) non venivano più recensiti sui giornali. Poteva capitare che se ne parlasse e che venissero presentati, ma era evidente (salvo eccezioni) che si trattava di recensioni ‘di cortesia’, senza che l’opera di cui si parlava fosse stata letta. Venivano così a mancare gli elementi fondamentali di una recensione: dare conto al lettore del contenuto di un volume, degli stimoli e dei dubbi che la lettura aveva suscitato e (perché no) esprimere un giudizio più o meno favorevole.

Evidentemente la nostra sensazione era condivisa e si era creato un vuoto, perché oggi il blog, si trova ad avere (ad anno solare) quasi 85.000 utenti unici, più di 106.000 sessioni di visita e circa 155.000 pagine viste. Su numeri così alti (per un blog di nicchia) ci stupisce la distribuzione geografica dei lettori: il 52% circa dall’Italia, il 12% dagli Stati Uniti, un altro 12% da Inghilterra, Germania, Francia e Spagna e il resto da un centinaio di paesi in giro per il mondo.



Non sappiamo (se non quando si palesano loro) chi siano i nostri lettori, ma un altro dato è impressionante: sempre avendo come orizzonte temporale un anno solare, le reti da cui gli utenti si sono collegati appartenenti a biblioteche, università, musei, fondazioni, associazioni (ed escludendo gli enti territoriali) sono oltre settecento e comprendono veramente tutte le istituzioni culturali più importanti del mondo. Siamo impressionati nel vedere che, oltre alle università, nella lista compaiono, in maniera non episodica, musei come la National Gallery, il Louvre, gli Uffizi, il Kunsthistorisches, il Metropolitan Museum of Art, Brera, ecc.



Il che vuol dire che Letteratura artistica viene consultata da studenti, dottorandi, professori universitari, cultori della materia e professionisti delle belle arti non solo perché, ogni tanto, vi trovano recensito un loro libro, ma perché considerano il blog uno strumento di informazione utile, e questo ci fa veramente piacere: in ultima analisi, è ciò che speravamo quando abbiamo incominciato.


ALCUNE LINEE DI COMPORTAMENTO

Non staremo qui a provare a riassumere cosa abbiamo pubblicato. Trovate tutto nell’indice del blog (e anche questo è un elemento distintivo: è difficile trovare un blog con un indice aggiornato che permetta di orientarsi). Basta cliccare qui.

Ci piace piuttosto ricordare quali sono le linee di condotta che abbiamo cercato di darci e che sono andate consolidandosi nel corso di questi cinque anni:

  • innanzi tutto pubblicare tutto in italiano e in inglese, per permettere la circolazione dell’informazione più vasta possibile;
  • cercare di avere uno sguardo attento non solo alle pubblicazioni italiane, ma anche a quelle in inglese, francese, tedesco e spagnolo;
  • cercare di individuare, pur nelle specificità locali, gli elementi che accomunano le persone, piuttosto di quelli che le dividono;
  • evidenziare che, in ogni epoca e in ogni situazione, i confini fra nazioni, imperi etc. sono comunque permeabili alle idee. Le idee sono le vere protagoniste di questo blog: per quanto si possa cercare di controllarle, riescono sempre a infiltrarsi; a volte sono manipolate dal potere (si pensi alle forme di permanenza del classico strumentalizzate dalle dittature del Novecento), ma, nel lungo periodo, circolano libere. È particolarmente interessante, peraltro, studiare le modalità con cui scompaiono per poi ricomparire altrove: dal nostro punto di vista, a puro titolo di esempio, non è importante tanto stabilire una supremazia cronologica nel dibattito sul 'Paragone fra le arti', e quindi, chiarito che sia italiana, svalutare tutti gli scritti successivi che se ne occupino in Spagna o in Francia perché ‘ripetitivi’, ma piuttosto capire come e cosa cambi quando il dibattito valica un confine e si ripropone, magari cinquanta o cent’anni dopo, in un contesto diverso.   

Non sappiamo se siamo sempre riusciti a far giungere questo tipo di messaggio. Né sappiamo se ci sarà, fra cinque anni, un’altra occasione per festeggiare. Per il momento ci basta ringraziare tutti coloro che ci hanno letto.




3 commenti:

  1. Complimenti per questo importante riconoscimento, certamentefrutto di tanta passione, pazienza e dedizione!

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  2. Complimenti Giovanni! Continuo a leggervi con grande piacere e spero di rivederti al più presto a Palermo.

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