English Version
Paolo Giovio
Elogi degli uomini illustri
A cura di Franco Minonzio
Traduzione dal latino di Andrea Guasparri e Franco Minonzio. Prefazione di Michele Mari. Note alle illustrazioni di Luca Bianco
Torino, Einaudi, 2006
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Ritratto di Paolo Giovio. Firenze, Galleria degli Uffizi, Serie Gioviana Fonte: Wikimedia Commons |
[1] Testo della bandella:
“Paolo Giovio è stato uno degli intellettuali più influenti, ammirati e invidiati della prima metà del Cinquecento. Strettamente legato al cardinale Giulio de’ Medici, dal 1523 papa Clemente VII, e poi al cardinale Alessandro Farnese, visse la politica e il potere ai più alti livelli (ma anche la crisi del Sacco di Roma e del dopo Sacco). La sua fama è legata soprattutto all’attività di storico, che sfociò nei due volumi di Historiae a cui lavorò per gran parte della sua vita. Ma è anche legata alla sua leggendaria villa sul lago di Como, dove aveva allestito un museo privato, con dipinti di grandissimi artisti e dove ospitava i personaggi più importanti dell’epoca, da Carlo V in giù.
Proprio collegati alla sua famosa galleria di ritratti nascono gli Elogia, complemento letterario della sua idea tutta umanistica di rappresentare in un pantheon complessivo i grandi uomini della storia e della letteratura. Sono 146 ritratti di letterati e 134 di uomini d’arme, da Dante al Boccaccio, dal Saladino a Carlo d’Angiò, dal Poliziano all’Ariosto, da Galeazzo Sforza a Cesare Borgia: il più completo who’s who del mondo medievale e rinascimentale, fondamentale per capire quali fossero i riferimenti storico-culturali all’epoca di Giovio, quali fossero considerati i maestri del passato remoto e quali i personaggi-chiave del passato recente o della contemporaneità.
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Ritratto dell'Imperatore Carlo V, Firenze, Galleria degli Uffizi, Serie Gioviana Fonte: Wikimedia Commons |
Più ancora che nelle Historiae e nelle opere minori, è negli Elogia che emergono appieno le grandi qualità di scrittore del Giovio, la sua capacità di cogliere in pochi tratti i caratteri essenziali dei personaggi che descrive, e anche la sua «cattiveria» nel sottolineare, esplicitamente o tra le righe, vizi e difetti accanto alle acclarate virtù di tutti i grandi uomini. Giovio è un biografo sempre curioso, spesso malizioso, a volte perfido, mai agiografico. Ed è anche questo che rende così avvincente e immediata la lettura dei suoi ritratti.
Questa prima traduzione italiana completa degli Elogia offre anche un inquadramento storico, filologico e biografico di grande importanza, e un ampio commento che evidenzia i molti riferimenti all’opera gioviana, per la prima volta considerata nella sua interezza. Inoltre, un apparato iconografico non puramente ornamentale illustra il percorso artistico di Giovio e la sua approfondita rete di rapporti con i maggiori pittori del suo tempo.”
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Ritratto di Francesco I, Re di Francia, Firenze, Galleria degli Uffizi, Serie Gioviana Fonte: Wikimedia Commons |
[2] Il progetto originario di Giovio era quello di pubblicare gli elogi degli uomini illustri i cui ritratti erano conservati presso il suo Museo di Borgovico (eretto fra il 1537 ed il 1543), suddividendoli in quattro classi (p. LVII): a) letterati defunti; b) letterati viventi; c) artisti; d) pontefici, re e capitani di eserciti. Il disegno fu rispettato solo in parte. Nel 1546 furono pubblicati a Venezia (in latino) gli elogi dei letterati defunti (presso la tipografia di Michele Tramezzino) col titolo Elogia veris clarorum virorum imaginibus apposita. Quae in Musaeo Ioviano Comi spectantur; sono invece editi nel 1551 a Firenze, presso Lorenzo Torrentino gli elogi (sempre in latino) degli uomini d’armi (Elogia virorum bellica virtute illustrium veris imaginibus supposita, quae apud Musaeum spectantur). Nulla rimane degli Elogi degli artisti, se non i tre dedicati a Leonardo, Michelangelo e Raffaello (la loro stesura, probabilmente effettuata attorno al 1525, non permette nemmeno di capire se dovessero essere parte integrante dell’opera), che restarono peraltro inediti e furono pubblicati soltanto da Girolamo Tiraboschi nel 1781.
Ritratto di Papa Alessandro VI, Firenze, Galleria degli Uffizi, Serie Gioviana Fonte: Wikimedia Commons |
[3] Va subito detto – come hanno fatto in tanti – che il termine Elogium non ha nulla a che vedere con il genere dell’encomio, ma ha un significato assai più definito: “strettamente parlando... si tratta... di profili biografici scritti su membrana e materialmente appesi sotto al ritratto relativo a ciascun personaggio” (p. LVI) del Museo gioviano. Va pur detto, tuttavia, che in entrambe le principes gli Elogi furono pubblicati privi di incisioni che riproducessero i relativi ritratti. È noto tuttavia che la raccolta gioviana godette di particolare fama anche fra i contemporanei, tanto che fu fatta riprodurre cinque volte in sessant’anni, prima che finisse dispersa o distrutta (cfr. pp. XLVIII-XLIX). Fra queste riproduzioni riveste particolare importanza quella dell’editore lucchese Pietro Perna, che propose quella che ancor oggi è l’unica edizione integrale completa dei disegni, pubblicata negli anni ’70 del 1500 a Basilea.
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Ritratto di Ezzelino da Romano, Firenze, Galleria degli Uffizi, Serie Gioviana Fonte: Wikimedia Commons |
[4] La presente edizione, curata da Franco Minonzio, costituisce la prima traduzione integrale in italiano dell’opera, completa di relativo commento. Si intenda: sono state pubblicate nei secoli varie traduzioni italiane degli Elogia, ma mai nella loro interezza: il primo volgarizzamento degli Elogia dei letterati risale ad esempio già al 1551 (Giovio era ancora vivente), per mano di Ippolito Orio. Per gli uomini d’arme non bisogna aspettare che altri tre anni: sono tradotti da Ludovico Domenichi, sempre per i tipi di Lorenzo Torrentino. In anni recenti, poi, non si può non citare la versione integrale (solo in latino) pubblicata nel 1972 a cura di Renzo Meregazzi come Volume VIII dell’Edizione Nazionale delle opere di Paolo Giovio. Ciò detto, è necessario apportare ulteriori precisazioni e segnalare forse qualche limite: non tanto il fatto che, appunto, manchi il testo latino a fronte, circostanza di cui è lo stesso curatore (pur rilevandone l’urgenza) a scusarsi (p. XCII): “Originariamente era previsto un testo a fronte, e lo avevo predisposto sulla base di una nuova collazione di entrambe le prime edizioni, riscontrate su una copia dell’edizione nazionale [n.d.r. quella di Meregazzi]: su di esso è stata condotta la presente traduzione.... Ragioni di opportunità editoriale hanno dissuaso dal pubblicarlo in questa sede: senza costituire una reale novità filologica, esso avrebbe raddoppiato il numero, già cospicuo, delle pagine del presente volume.” Meno convincente la scelta di tradurre integralmente i componimenti poetici connessi agli Elogia dei letterati, ma di cassare totalmente quelli relativi agli uomini d’arme (a cui si rinvia in un saggio da pubblicarsi in un secondo momento), poiché “la traduzione integrale dei testi poetici di entrambe le serie di elogia avrebbe determinato una rottura degli equilibri quantitativi prevista dalla presente operazione editoriale” (p. XCIII). Lascia perplessi la decisione di non riprodurre le incisioni dell’edizione Perna, a cui pure gli Elogia sono strettamente connessi (è ovvio: si tratta di materiali non pubblicati nelle prime edizioni, ma proprio perché quella di Minonzio non ambisce ad essere un’edizione critica, si sarebbe potuto inserirli). Più in generale, il commento agli Elogia appare sbilanciato su aspetti prettamente storico-letterari, mentre per quanto riguarda le considerazioni artistiche si finisce per rimandare quasi sempre o alle pagine proposte da Paola Barocchi in Scritti d’arte del Cinquecento o a Paolo Giovio, Scritti d’arte. Lessico ed ecfrasi, a cura di Sonia Maffei (Pisa, Scuola Normale Superiore di Pisa, 1999).
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Ritratto di Anna Bolena, Firenze, Galleria degli Uffizi, Serie Gioviana Fonte: Wikimedia Commons |
[5] Si veda anche – pubblicato successivamente a questa edizione, e critico nei confronti della medesima – Barbara Agosti, Paolo Giovio. Uno storico lombardo nella cultura artistica del Cinquecento (Firenze, Leo S. Olschki, 2008).
E' possibile avere elenco completo dei personaggi trattati?
RispondiEliminaSono centinaia. Però cliccando qui, si può fare di più: si possono sfogliare le pagine dell'edizione di Basilea 1575 (e vedere quindi tutti coloro che furono oggetto di elogi): https://archive.org/details/imgAI730MiscellaneaOpal
RispondiEliminama in questa edizione einaudi ci sono anche Leonardo, Michelangelo e Raffaello? grazie!
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